22.11.10

mio padre era un marinaio...

In barca. Peschiamo i maqueraux.
Cuciniamo dentro la cabina, il vapore si espande in tutto lo spazio. C’e’ odore di pasta, di riso, di vapore. Mi piace l’odore dello zolfo dei fiammiferi e l’odore delle candele. Io sono nel « trou d’souris » in fondo, nella cucetta di loro, il tavolo su misura m’impedisce di uscire ma anche di fare qualsiasi cosa perche e’ tutto fuori portata di mano da li. Mi piace star li, perche vengo servita.
Si fa la pipi e la caca nel secchio rosso, fuori. Anche di notte, bisogna uscire, lanciare il secchio in mare per prendere un po’ di acqua, farla dentro e ributtare tutto al mare. Anche se piove ! fa un po’ male alle chiappe perche sui lati ci sono due pezzi di plastica dove si attacca il ferro del manico. Ma mi piace pisciare sotto le stelle. Moi padre la fa dal retro della barca, in piedi… piu’ comodo ! non lo ricordo seduto sul secchio ! mamma si.
Una volta ha messo un cucchiaio di plastica nell’acqua bollente per girare la pasta… qdo l’ha ritirato era tutto ripiegato su se stesso sgrinzato ! abbiamo riso molto !
Mangiavamo le crevettes che pescava durante il giorno. Cotte in acqua e pepe, con pane e burro che buono ! e l’odore del vapore delle crevettes ovvunque nella cabina ! ma non voleva quasi mai che venissimo con lui a pescare le crevettes. Diceva che era toppo lontano, che non era permesso, che era pericoloso…
Allora andavamo in spiaggia con mamma.

Giro con Giorgio a Chausey e Guernesey. C’e’ anceh Michel. Giorgio ed io lo prendiamo in giro, papa prende Giorgio e michel in giro, pero ci divertiamo. Anche se la sera al forte, c’e’ una festa, io sto con Giorgio, non so dove sia mio padre. Giorgio vuole rubare una bandiera giapponese che e’ appesa insieme a tutte le bandierine.
La mattina dopo, rivediamo moi padre, ha la faccia tutta graffiata. Prima dice che non e’ successo niente che non ha niente che lo prendiamo in giro. Poi dice che e’ caduto… non so capisce cosa sia successo. Noi pensiamo che fosse cosi ubriaco da non ricordarsi niente !
Pero non l’ho mai visto ubriaco. Bhe, forse qdo eravamo in macchina, e lui oscillava da una banda bianca all’altra… li ho avuto un po’ paura.
Aveva sempre freddo. Accendeva il riscaldamento in macchina sempre a palla e noi morivamo di caldo.

Il torneo di calcio a betton. Ricordo poco. C’era una squadra vestita a bebe e una squadra vestita a uomini preistorici. Andavo li, mangiavo galettes-saucisses. Ma di lui di preciso non ricordo.

Settimana Bianca all albergo il cavallo bero credo so chiamasse. Ero piccolo, era il primo aprile. Mi hanno messo nello zainetto una macchina fotografica per far pesare per farmi credere che il mio gruppo mi portava a fare un pic nic sul monte piu alto, 2000 metri per una gita l’intera giornata. Poi qdo ho visto che gli altri bambini non avevano lo zaino, mi hanno ditto pesce d’aprile! Ci sono rimasta di merda. Ma non ricordo le loro face.

Lui al bar di fronte alla birra. Con un sorriso.

La loggia massonica. Aveva da fare una presentazione. C’e’ l’ho forse ancora a casa. Una roba sull’Albatros di baudelaire credo.
Ricordo vagamente il mio batesimo. Il capo nero se ricordo bene parlava, non capivo quasi niente. Parlava di fraternita’ bla bla bla…
Era un’ambiente strano.
Gente strana. Per un periodo ho provato a partecipare ai raduni dei lupetti (i giovani massoni, gli altri batezzati come me) 2 palle mostruose ! ci siamo trovati un paio di volte (o forse sono andata additrittura solo una volta !) abbiamo mangiato la pizza a casa di uno o nel garage, non ricordo bene, e si parlava di cose serie, di cosa succede nel mondo… che palle. Star li a farsi le menate su le problematiche del mondo senza concludere niente mi sembrava la roba piu’ assurda ! come rovinarsi una serata !
Cmq, non ricordo bene mio padre nemmeno li.

Vicino alla loggia c’era una scuola dove mi hanno messa per un mese o una settimana. Non ci volevo andare. Piangevo tutti i giorni. Ricordo solo un giorno che ero fuori in ricreazione, e pioveva tantissimo ma c’era anche il sole e una luce fortissima ! era bellissimo ! Luoise Michel si chiama la scuola.

A la capitainerie, a Saint-Servan. Ci saremo stati tante volte, qdo c’era troppo vento o non abbastanza vento per partire… ma non ricordo lui molto bene.
Ricordo che qdo camminavamo la sera, se facevamo il giro della cite’ d’Aleth, lui camminava nella mani nelle tasche e ogni tanto si tirava su ui pantaloni da dentro le tasche ! a vedere non e’ molto elegante, ma faccio la stessa cosa ! :D forse lo faceva gia’ il nonno…
Mi piacciono i suoi pantaloni rosa slavati. Li vogio anch io ma non mi stanno bene, sono troppo piccola. Stanno bene anche a Katell. Li adoro. Fanno marinaio, non lo so.
Mi piacciono con le scarpe da barca e un maglione blu. O un tshirt polo.
Mi piace l’odore dei cantieri navali, dei parcheggi lungo i pontoni.

Natale ? non ricordo niente con lui. Gli unici ricordi che ho e’ da foto. Ho presente la foto e la reinserisco in un constesto ma non ricordo lui da un evento… strano…
Non viene facile fare la lista dei ricordi belli con lui se non ricordo niente di lui !

Ricordo mio nonno, qdo andavo con loro alla caravana, o a casa loro a Treguier, qdo uccideva le aragoste o qdo lavavamo la macchina…
Ma non ricordo mio padre.

No comments:

Post a Comment