30.11.10

sono mio padre

La domenica mattina prepariamo il pic-nic.
C’e’ il grande cestino di vimine, mettiamo dentro i piatti di plastica arancione, posate, bicchieri di plastica e il pranzo che mamma ha preparato oppure semplicemente saucisson, cornichons, beurre sale’, la baguette, pomodori, sale pepe, acqua… e birra probabilmente!
Mamma prende il cestino sul porta-pacchi e io sto sul sedile per bambini dietro papa’. Andiamo in foresta o lungo il canale. Ricordo i luoghi ma non i protagonisti.
Ricordo alcuni bordi del canale, le erbe e io che vado e vengo.
Oppure la domenica portiamo fuori il cane in foresta. Ci andiamo in macchina e poi camminiamo lungo il ruscello. E’ la technica di papa’ per non perdersi. Io saltello lungo il ruscello, lo attraverso quando un vecchio tronco di traverso lo permette.

Andiamo a rubare le nocciole in un boschetto! Mio padre mi dice sempre di fare piano per non farsi reperire. Io mi diverto, ma devo sempre fare piano…
Anche col nonno una volta abbiamo raccolto tante nocciole, ma poi il paesano e’ arrivato, ha discusso a voce alta col nonno. Il paesano diceva che la strada era sua, che era una strada privata e che non potevamo raccogliere le sue nocciole e che dovevamo ridargliele! Alla fine il nonno gli ha dato il sacchetto pieno delle nocciole che avevamo raccolte. Era furioso e anch’io ero delusa, non avevamo piu nocciole!

Ogni sera ceniamo con la radio accessa. Ascoltiamo France Inter. Bisogna ascoltare e fare silenzio. Non l’interessa cio’ che posso aver voglia di dire, vuole ascoltare le voci della radio. A me sta radio sta tanto sul cazzo. Non m’interessa e non posso parlare.
Dopo cena va sul divano con la birra e guarda la tivvu’. La domenica sera c’e’ Benny Hill. E’ una stronzata ma mi fa ridere. Mamma dice che non e’ per i bambini, ma non insiste troppo e lo guardo lo stesso. C’e’ anche disney channel, lo guardiamo. La domenica sera e’ mia, guardiamo il moi programma!

Torno dalla scuola (elementare) mio padre e’ in cucina, a tavola davanti a robe di salumeria e la birra. E’ la sua merenda. Se io torno, sono le 5 passate... mi chiedo ora, se stava a casa, perche non veniva a prendermi a scuola?
Un volta mi porta a scuola e mi chiede in che classe sono. Sono in CE2 (vuol dire che ho 8 anni) mi offendo molto che non sappia in che classe sono.

Col nonno andiamo a giocare a tierce’ la domenica. Studia i cavalli, a volte fa scegliere a me secondo al nome… stiamo al bar. Fumano, bevono vino e Ricard… ci sono pezzettini di carta ovvunque per terra delle schede convalidate a mano.

Spesso quando penso a mio padre mi si agita la topina. Si prepara. E mi turba molto questa reazione. Mi fa schifo. Non la capisco.

Per anni abbiamo condiviso il bagno, mi facevo la doccia mentre si radeva ascoltando la radio. Facevo veloce perche il rumore onnipresente della radio mi dava fastidio.
Ora non ascolto la radio. L’ho ascoltata da Rachel, c’era una trasmissione interessante. Mi e’ piaciuto. Mi piace ascoltare la voce che mi racconta. Ma non lo faccio mai.
Penso a te che t’incazzi se m’incanto davanti alla tivvu’. Ora capisco che ti senti negata. Ti chiedo scusa.

Una volta ci troviamo in un bar a villejean, c’e’ un po’ di gente che giudicherei male, stanno li al banco davanti a vino o alcolici, in mezzo alla giornata… mi fa schifino l’ambiente. Arriva mio padre, si comporta sempre come se fosse al di sopra degli altri, come fosse superiore. Sorride, e mi presenta come la sua nuova fidanzata o conquista… lo guardo male. Mi pare davvero fuori luogo. Lui trova la battuta divertente perche gli altri non sanno se bluffa o se e’ vero.
Qdo l’incontro una volta con Rachel, mentre lei va in bagno, lui mi dice che non dormirebbe nella vasca…
In settimana Bianca, scrivo una cartolina a Rachel, esplicita, non so perche non l’ho messa sotto busta… la volevo spedire io stessa ma mio padre insiste talmente che non resisto e gli do la cartolina. Poi mi fa una riflessione su Rachel…
In settimana bianca, rifiuto di dormire con mia sorella perche mi fa schifo, dorme con un « didi » che e’ un pezzo di stoffa che succhia e puzza a morte. Non e’ questione che dorma con mio padre, voglio il letto grande nella stanza da sola ; cosi obbligo mia sorella a dormire nella stessa stanza di moi padre… mi sento piu’ in sicurezza ma mi ora mi sento una merda di non aver protetto Chloe.
E’ successo un’altra volta qdo siamo andate a vederlo prima che avessi 18 anni. Era a casa sua. Sembrava abandonata. Io ho dormito in un letto, ho rifiutato di dormire con Chloe e lei ha dovuto dormire con lui. Oggi mi fa male ripensarci… mi sento una merda di averla costretta a dormire con lui invece di proteggerla.

So che mi comporto come lui. E mi fa schifo.
L’ho fatto con Anthony e il suo fidanzato, malgrado lui mi abbia detto gli desse fastidio. Non capivo il perche. Esistevo solo io. E non vedevo perche provarci con il suo ragazzo gli potesse dare noia, perche per me era solo un gioco perche sapevo che non mi avrebbe mai dato corda. Mi faccio schifo a ripensarci.
Non so perche riproduco i suoi comportamenti che mi fanno schifo.
Di sicuro non avro’ imparato il rispetto da lui… ma avrei anche potuto, per reazione.

… alla faccia del ricordare le cose belle…
Perdonare a lui vuol dire perdonare a me, fidarmi che sono altro – anche altro- che posso comportarmi bene invece che come un demente.
Accettare che sono stata –anche stata- una stronza, un’idiota ma sentire che sono altro.
E’ difficile aver fiducia in me sapendo che mi posso comportare cosi male. Mi sento una merda. La sensazione di schifo non mi molla.
Per questo il riferimento alle Nuits Fauves, perche anche se mi sento una merda, se sono nelle tue braccia, sono un’altra. Sono la parte migliore di me.

>Concentrarmi sulla parte migliore di me.
>Ricordare il bello di mio padre.

Lucia dice che lo schifo/la voglia di piangere vengono dall’orgoglio. Che e’ un lavoro dell’ego, che devo essere umile e riconoscere che ho agito cosi perche ero ignorante.

Mi convince poco questa lettura.
So che perdonare mio padre e perdonarmi vanno insieme.

Provo a ricordare che lo amo, anche se mi ha tradito; a ritrovare l’amore sotto l’odio.

sogno

Dormiamo assieme, in un letto grande con le lenzuola tue, rosso e bianco. Sei sul lato, guardi il cell perche ti e’ arrivato un messaggio. So che e’ di un’altra. Lo leggi, sorridi e chiudi gli occhi tenendoti dentro le parole… mi fa male. Mi giro un po’ perche non voglio che tu mi veda piangere.
Mi cerchi nel letto, mi dai le spalle ma cerchi il contatto col mio corpo.

Per strada, una ragazza su una motocicletta, gonna e casco, passa un pullman che la travolge e la trascina. Non si ferma. Manco dopo la fermata, continua ad andare. Mi metto a correre dietro urlando per che l’autista si fermi. Vedo mamma sul bordo del marciapiede, mi guarda, prova a fermarmi ma continuo a correre. ormai, la ragazza non c’e’ piu’ sullo scooter che il pullman trascina ancora. Raggiungo il pullman e lei non c’e’ piu’.
[Mi viene in mente un altro sogno con la lupa, provavo a raggiungerla, cercavo il pullman, andavo nella direzione sbagliata poi una casa, sotto terra, coperta di erba e terra… dentro, sbarre, finestre, esco… tutto molto vago ormai. Luce per le strade, la luce bianca forte che c’e’ nei miei sogni. abbagliante.]
Sto con altre ragazze in una fiera, mercato, c’e’ un sacco di roba, cose, stanze. Attenzione ai vestiti. Camminiamo e mi sporco le scarpe. Indosso scarpe da tennis, basse, scure. Tipo converse ma di velluto rigato! Camminiamo nel fango e si sporcano tutte.
Parliamo, poi viene fuori che la ragazza non e’ morta e che le mie scarpe si possono lavare. Dico, allora la giornata e’ fotuta! Gael ride, sono contenta che le faccia ridere, che mi capisca. Ci teniamo per mano. Come se avessimo i guanti di lana. Sento la sua stretta sul mio pollice, ipotenare, ma non so se vuol dire qualcosa, non oso intrecciare le dita con le sue. Mi piace tanto.

Mi sveglio pensando che il lavoro sul cuore sta funzionando se ritrovo Gael in sogno. e’ la prima ragazza di cui mi sono innamorata e che ricordo benissimo. Ora che ci faccio caso, continuo a scordarlo, assomiglia alla tipa di Law and Order, Angie Harmon! Che bella!
Sento lo stesso calore in lei che in te. (cercando un paragone)

Morale: non muoio e mi posso lavare.
Quindi la giornata non e’ fotuta!
Giornata/Journey! eheh!

26.11.10

The problem with thinking is that accept only what we understand and we understand only what we can explain.

Non so secondo quale calendario "sarebbe anche ora che io iniziassi a pensare ad altro."
Il mio agenda dice:

Maggio: ci vediamo per l’ultima volta prima che io parta per le Seychelles. Il soggiorno con te e’ delizioso. Mi sento vicina a te, ma ci diciamo che non stiamo insieme perche ci sembra piu' ragionevole. Anche se non ho mai pensato di lasciarti.
Giugno-Luglio : ci sentiamo spesso. Incontro Shaila e capisco che la fedelta’ puo’ essere semplice.
Agosto : ci sentiamo spesso. Anche se sono lontana, ti porto in me e non voglio darti l’impressione che ti abbandono, voglio farti sentire che ci sono anche se sono partita. Esci con Klara e ci sto di merda. Poi c’e Antonia e mi turba un po’, ma non ti sento tanto presa. Io continuo a pensare a te e realizzo che mi manchi. Lavoro su l’unita’ cuore/mente. M’innamoro di te.
Settembre : Continuiamo a sentirci spesso.
Ottobre : ti dico che ti ho tradita e mi tagli fuori dalla tua vita. Sto malissimo, mi faccio menate, voglio rimediare e diventare la persona che so di essere se smetto di farmi del male e farne agli altri. Voglio farlo per me per vivere meglio ma anche per te perche mi dispiace davvero averti mancato di rispetto.
Novembre : mi perdoni? e mi offri la tua amicizia. Sono euforica, tanto che mi viene da piangere. La mia mente impazzisce per un po’. Faccio reiki per perdonare mio padre. Mi fa male- strano- male come qdo mi dici che sei innamorata di un’altra.
Ma e’ un passaggio che voglio fare.

Mi sto abituando alla vita qui. Lascio fare. Me ne frego che le cose non vanno come previste, come vorrei, come penso dovrebbero andare… mi abbandono alla bellezza del luogo, il mare e’ meraviglioso, mi piace andare in citta’ e comprare cose, prendere libri in biblioteca e farmi massaggiare…
Ho spesso voglia di piangere. Penso sia il lavoro sul cuore. con te e mio padre, sento tanta tristezza riaffiorare. Quella a cui non ho mai dato voce, la rabbia repressa e l’amore represso.

Sarebbe facile rivedere ora la nostra storia alla luce del mio innamoramento e dire che lo sono sempre stata. In realta’ non l’ho sempre sentito e ho avuto dubbi, tanti e spesso eppure penso sempre a te con amore.
Guardo la tivvu’. Mi piace guardare Dr House! Forse perche ci ritrovo mio padre…
In una scena di Scrubs un personaggio dice all’altro (bhe ormai non mi ricordo le parole esatte, cmq) che manda a puttane ogni sua relazione, non impegandoci, trattando male i suoi fidanzati, da quando la sua storia con JD e’ finita. In pratica, che ha paura di impegnarsi. E io piango! … e penso a te. Sento che ti amo e che ho fatto tutto quel che ho potuto per non impegnarmi, per non soffrire la perdita’.
Ma non funziona. La soffro ugualmente.
Penso a Stefania. Anche con lei tenevo le mie distanze. Finche non siamo andate a vivere insieme (si, alla faccia della distanza! eheh!) e solo li mi sono rilassata e ho potuto considerare di sposarla.
So che ci siamo sempre detto che non siamo innamorate. Forse era vero. Ma sento anche forte che ci amiamo -o siamo amate- e io ti amo ancora e ti stimo sempre di piu’.

Accetto con tanto piacere anche con sollievo e pure un po’ di apprensione la tua amicizia.
Piacere perche la perdita’ non e’ totale e sono felice di averti nella mia vita.
Sollievo perche la paura e’ la rovescia dell’amore (e la vergogna?) e mi disperava perderti.
Apprensione perche, in questo momento sono innamorata di te e temo di esserti un po’ irruente.
Apprensione anche perche se non sei innamorata di me, lo sarai presto di un’altra e mi fara’ male.
Ma so che mi passera’, anche se per ora non ho voglia mi passi. Mi piace essere innamorata di te, mi e’ un po’ doloroso ma fa parte del lavoro su di me.
Forse sarei capace di farlo con « solo » la tua amicizia.
Non so perche dici « niente di piu’ » come fosse poco. Ho piu’ amanti che amici. E i miei amici sono recenti. Forse non ancora consolidati.
Un legame profondo come l’amicizia con te mi e’ molto prezioso.
Lidia, hai un ruolo cruciale nella mia vita. Anche se t’investo ti tanto, non mi aspetto niente da te. Ho desideri, ma non aspettative. (… hm… magari! non ci sono ancora! ma suonava bene! eheh!) cmq… non mi aspetto che tu sia cosi o cola, ti adoro come sei, t’investo delle cose che mi servono per la mia crescita ora.
Forse il mio innamoramento svanira’ qdo avro’ completato la metamorfosi - o forse no.

Ora non so se a te sta bene avere un rapporto dispari con me, se tu mi offri amicizia mentre io ti offro amore…
Forse mi servi anche a questo! a capire il confine! a sentirne i limiti…
e’ incredibile quanto sei perfetta! Sei sempre la persona di cui ho bisogno al momento in cui ne ho bisogno!

Ma l’amicizia non e’ basata sulla fiducia? … mi turba che tu possa avere fiducia in me ora…
ma ora voglio meritarmi la tua fiducia e onorarla. Voglio farti sentire come la capsula di Litia che mi salta in tasca sapendo che la proteggero’.
ti abbraccio

祭壇 の子

Indossi un accapattoio di spugna morbida.
Mentre leggi mi lavo rapidamente, meticolosamente. Mi frego con la sabbia per rimuovere la pellicola di pelle vecchia, mi sciacquo, la nuova pelle rosa e’ morbida, respira, mi sento leggera.

Ti porto nella vasca piena di latte si soia. Ti immergi e mi meraviglia il contrasto del colore della tua pelle contro il biancore del latte. Sei bella.
Inizio a bagnarti la pelle con le mani a coppa, lentamente, poi i capelli.
Ricopro il tuo corpo e i tuoi capelli della schiuma bianca e densa del sapone di Aleppo. Ha l’odore grezzo dei saponi all’olio di una volta. Si adisce al tuo colore e al rituale.
Ti sciacquo conscenziosamente con acqua fresca. Ti viene la pelle d’oca, ti avvolgo in un panno bianco nido d’ape e ti friziono abbracciata finche non sia perfettamente asciutta e riscaldata. Ci fa ridere.
Ti sdraio sul letto in posizione prona. Mi offri lo splendore del tuo altare.
Spalmo un po’ di olio di mandorle sui miei palmi e inizia la ceremonia.

Dal piede destro risalgo lungo il polpaccio fino al cavo popliteo e poi proseguo sulla coscia fino ad avvolgere la natica a mano piena. Passo sei volte lungo la gamba, la sesta volta scendo lungo la gamba e ricommincio due volte.
Tornata alla caviglia, alzo il piede piegando la gamba e ti massaggio la caviglia e la pianta del piede, poi passo sei volte a mano piena sulla tibia, poi sei volte a mano piena sul polpaccio quindi riporto il piede sul materasso.
La mia mente si perde nella ripetizione del movimento e nel fregamento dei nostri epidermidi.
Passo all’altra gamba e ripeto la stessa procedura.
Poi mi porto al tuo fianco sinistro e con le mani sovvraposte descrivo cerchi attorno alle natiche, lenti e profondi. Mi sento sempre piu’ connessa con te. Sono concentrata sulla tua energia e sento la simbiosi iniziare a fremere. E’ una sensazione colmante, eccitante.
Passo con la mano piena sei volte sul paradorsale sinistro. Passaggi lenti. Ti sento vibrare insieme a me. Mi abbandono al contatto. La tua pelle mi penetra e imola le mie paure. Si scioglie il terrore dell’abbandono man mano che sprofondo in te.
All’ultimo passaggio ti porto la mano sopra la schiena di modo ad aprire la scapola e lavoro con il pollice sotto la scapola per liberare le tensioni subdole. Tengo il mio palmo contro il tuo, Lao Gong a contatto.
Si sfilaccia il mio senso d’inadeguatezza, sento che ci sono per te e che ci sei per me.
Mi porto sopra la tua testa e massaggio ambedue i tuoi trapezi con le nocche. Sento il tuo abbandono al piacere, al scioglimento delle tensioni e la sua corrispondenza in me. Svaniscono i rancori e il tradimento dell’ideale infantile non mi pare piu’ cosi abominevole, perche ho te fra le mani e mi riempi il cuore.
Ora posso scegliere. Posso scegliere quale muscolo lavorare piu' precisamente, i trapezi, sotto la scapola, i nodi lungo i paradorsali, posso scegliere te.
Ti giri in posizione supina. Il tuo viso e’ rilassato, hai le palpebre semi-chiuse dell’abbandono al sonno. Sei bella. Ti massaggio prima la gamba destra, la tua coscia che mi riempie la mano, poi il piede, la pianta del piede, trovo le zone contratte e le massaggio dolcemente, tiro sulle piccole dita. Mi viene in mente i piedi commoventi dei neonati. Sento tenerezza, desiderio, amore, ammirazione, devozione insieme nel solo tenere i tuoi piedi in mano. Ti massaggio la gamba destra e il piede destro. Mi sento tua. Adoro massaggiarti, ho leggermente voglia di fare l’amore con te, ho presente che ho altri stimoli al di fuori di te ma mi sento dedicata a te, non solo nel massaggio.
Ti massaggio il braccio sinistro, mi applico sul triplice riscaldatore. Sospiri. Ti sorrido. Passo all’interno sul ministro del cuore, sento il tuo bicipite resistermi. Ti massaggio la mano. Entro piano nel tuo palmo con i pollici e stiro bene tutti i tendini uno dopo l’altro e massagio le tue dita uno ad uno tirandone la punta.
Passo all’altro braccio. La mano destra. Quindi passo alla tua pancia.
Descrivo cerchi attorno alla pancia, dalle costole alle anche. Poi disegno cerchietti che formano petali attorno al tuo ombelico. Proseguo piano entrando leggermente nella tua pancia. Sento che mi accogli, che mi lasci entrare. E mi lascio guidare dal tuo respiro, dall’ondulazione della tua pancia. La seguo mentre i miei vecchi spiriti svaniscono. Mi lascio andare al tuo respiro e il mio diaframma si rilassa. Mi sento leggera e solida. Intera. Non ho piu’ paura. Sono felice e sono tua per scelta.
Vado per passare sopra la tua testa per tornare sui tuoi trapezi ma mi passi il braccio attorno al collo e mi attiri a te. Mi baci morbido e pieno…
La ceremonia s’interrompe, inizia un’altra.
Sono al servizio del tuo altare, onoro il tuo cuore insieme al mio.

Li+ ♥

Incisione fra i flessori sopra il polso sinistro.
Inserisco la capsula laddove trova il suo posto abbracciato fra i tendini, irrigata dal sangue che cola.
Lecco la ferita che si racchiude lentamente lasciando in rilievo il segno bluastro del nascondiglio.
Protetta sotto la mia pelle tocco la capsula con la punta dell’indice.
I suoi battiti ralentano fino a coincidere con i miei.
Incipit del rilascio.
La capsula mi pulsa lieta sotto pelle e sento la sostanza litia diffondersi nel mio sangue con ogni battito dal cuore all’occipite, dal polso al clitoride. Mi pervade le venature. Incide nervature nuove, cammini chimici sconosciuti dove fluisce il sangue sereno e fa cedere le sinapsi desuete, i collegamenti tossici.
Apre corrispondenze fra gli organi, distende la milza, placa il triplice riscaldatore, onora il sesso.
Riporta la mente nel cuore.
Capsula monosemiotica-polisemantica, diffondi in me la gioia dell’unicita’ litiana: "ti porto con me sulla pelle sotto forma di desiderio"
Il desiderio di vita, di vita di coppia.


Il seme si trasforma in capsula per conformita’ al sogno.



http://www.psychologies.it/Coppia-e-Sessualita/Sessualita/Kama-Sutra/Kama-Sutra/Il-seme-germogliato
mi eccitano tutte, pensando a te.
Esplorero’ la mia eterosessualita’ in un’altra vita.
Questa vita la voglio esplorare insieme a te.

LE CHAT - Charles Baudelaire

Viens, mon beau chat, sur mon coeur amoureux;
Retiens les griffes de ta patte,
Et laisse-moi plonger dans tes beaux yeux,
Mêlés de métal et d'agate.

Lorsque mes doigts caressent à loisir
Ta tête et ton dos élastique,
Et que ma main s'enivre du plaisir
De palper ton corps électrique,

Je vois ma femme en esprit. Son regard,
Comme le tien, aimable bête
Profond et froid, coupe et fend comme un dard,

Et, des pieds jusques à la tête,
Un air subtil, un dangereux parfum
Nagent autour de son corps brun.

22.11.10

mio padre era un marinaio...

In barca. Peschiamo i maqueraux.
Cuciniamo dentro la cabina, il vapore si espande in tutto lo spazio. C’e’ odore di pasta, di riso, di vapore. Mi piace l’odore dello zolfo dei fiammiferi e l’odore delle candele. Io sono nel « trou d’souris » in fondo, nella cucetta di loro, il tavolo su misura m’impedisce di uscire ma anche di fare qualsiasi cosa perche e’ tutto fuori portata di mano da li. Mi piace star li, perche vengo servita.
Si fa la pipi e la caca nel secchio rosso, fuori. Anche di notte, bisogna uscire, lanciare il secchio in mare per prendere un po’ di acqua, farla dentro e ributtare tutto al mare. Anche se piove ! fa un po’ male alle chiappe perche sui lati ci sono due pezzi di plastica dove si attacca il ferro del manico. Ma mi piace pisciare sotto le stelle. Moi padre la fa dal retro della barca, in piedi… piu’ comodo ! non lo ricordo seduto sul secchio ! mamma si.
Una volta ha messo un cucchiaio di plastica nell’acqua bollente per girare la pasta… qdo l’ha ritirato era tutto ripiegato su se stesso sgrinzato ! abbiamo riso molto !
Mangiavamo le crevettes che pescava durante il giorno. Cotte in acqua e pepe, con pane e burro che buono ! e l’odore del vapore delle crevettes ovvunque nella cabina ! ma non voleva quasi mai che venissimo con lui a pescare le crevettes. Diceva che era toppo lontano, che non era permesso, che era pericoloso…
Allora andavamo in spiaggia con mamma.

Giro con Giorgio a Chausey e Guernesey. C’e’ anceh Michel. Giorgio ed io lo prendiamo in giro, papa prende Giorgio e michel in giro, pero ci divertiamo. Anche se la sera al forte, c’e’ una festa, io sto con Giorgio, non so dove sia mio padre. Giorgio vuole rubare una bandiera giapponese che e’ appesa insieme a tutte le bandierine.
La mattina dopo, rivediamo moi padre, ha la faccia tutta graffiata. Prima dice che non e’ successo niente che non ha niente che lo prendiamo in giro. Poi dice che e’ caduto… non so capisce cosa sia successo. Noi pensiamo che fosse cosi ubriaco da non ricordarsi niente !
Pero non l’ho mai visto ubriaco. Bhe, forse qdo eravamo in macchina, e lui oscillava da una banda bianca all’altra… li ho avuto un po’ paura.
Aveva sempre freddo. Accendeva il riscaldamento in macchina sempre a palla e noi morivamo di caldo.

Il torneo di calcio a betton. Ricordo poco. C’era una squadra vestita a bebe e una squadra vestita a uomini preistorici. Andavo li, mangiavo galettes-saucisses. Ma di lui di preciso non ricordo.

Settimana Bianca all albergo il cavallo bero credo so chiamasse. Ero piccolo, era il primo aprile. Mi hanno messo nello zainetto una macchina fotografica per far pesare per farmi credere che il mio gruppo mi portava a fare un pic nic sul monte piu alto, 2000 metri per una gita l’intera giornata. Poi qdo ho visto che gli altri bambini non avevano lo zaino, mi hanno ditto pesce d’aprile! Ci sono rimasta di merda. Ma non ricordo le loro face.

Lui al bar di fronte alla birra. Con un sorriso.

La loggia massonica. Aveva da fare una presentazione. C’e’ l’ho forse ancora a casa. Una roba sull’Albatros di baudelaire credo.
Ricordo vagamente il mio batesimo. Il capo nero se ricordo bene parlava, non capivo quasi niente. Parlava di fraternita’ bla bla bla…
Era un’ambiente strano.
Gente strana. Per un periodo ho provato a partecipare ai raduni dei lupetti (i giovani massoni, gli altri batezzati come me) 2 palle mostruose ! ci siamo trovati un paio di volte (o forse sono andata additrittura solo una volta !) abbiamo mangiato la pizza a casa di uno o nel garage, non ricordo bene, e si parlava di cose serie, di cosa succede nel mondo… che palle. Star li a farsi le menate su le problematiche del mondo senza concludere niente mi sembrava la roba piu’ assurda ! come rovinarsi una serata !
Cmq, non ricordo bene mio padre nemmeno li.

Vicino alla loggia c’era una scuola dove mi hanno messa per un mese o una settimana. Non ci volevo andare. Piangevo tutti i giorni. Ricordo solo un giorno che ero fuori in ricreazione, e pioveva tantissimo ma c’era anche il sole e una luce fortissima ! era bellissimo ! Luoise Michel si chiama la scuola.

A la capitainerie, a Saint-Servan. Ci saremo stati tante volte, qdo c’era troppo vento o non abbastanza vento per partire… ma non ricordo lui molto bene.
Ricordo che qdo camminavamo la sera, se facevamo il giro della cite’ d’Aleth, lui camminava nella mani nelle tasche e ogni tanto si tirava su ui pantaloni da dentro le tasche ! a vedere non e’ molto elegante, ma faccio la stessa cosa ! :D forse lo faceva gia’ il nonno…
Mi piacciono i suoi pantaloni rosa slavati. Li vogio anch io ma non mi stanno bene, sono troppo piccola. Stanno bene anche a Katell. Li adoro. Fanno marinaio, non lo so.
Mi piacciono con le scarpe da barca e un maglione blu. O un tshirt polo.
Mi piace l’odore dei cantieri navali, dei parcheggi lungo i pontoni.

Natale ? non ricordo niente con lui. Gli unici ricordi che ho e’ da foto. Ho presente la foto e la reinserisco in un constesto ma non ricordo lui da un evento… strano…
Non viene facile fare la lista dei ricordi belli con lui se non ricordo niente di lui !

Ricordo mio nonno, qdo andavo con loro alla caravana, o a casa loro a Treguier, qdo uccideva le aragoste o qdo lavavamo la macchina…
Ma non ricordo mio padre.

21.11.10

Precedenti e presenti

Carolina
E’ molto carina. biondina, occhi scuri. Pare un misto fra me e Mirella!
Mi piace. Per il massaggio di benvenuto invece della schiena, si fa trattare la pancia perche va in bagno tipo una volta al mese ! infatti ha una pancia tipo la mia, gonfia…
Si sdraia sul lettino, compostissima. Penso che la sua stittichezza non sia solo fisica!
Le dico che non faccio miracoli, ma le massaggio la pancia. Con piacere.
Prenota un trattamento.
Qdo torna sono felice di vederla.
Si presenta con un pareo che mi piace molto. Dalla fantasia un po’ vecchiotta, sfondo bianco e fiori blu e rossi. Sotto ha solo le mutande del costume. Bianche.
Porta gli orecchini di perla che aveva l’ultima volta.
Questa volta porto la mia attenzione sul suo tatuaggio. Ha un tatuaggio sul braccio sinistro in mezzo, un rettangolo, non ero riuscita a vedere cosa fosse. Ora lo vedo. E’ un teschio su una bandiera! M’intriga il contrasto fra il modo composto in cui si presenta, il pareo, gli orecchini e il tatuaggio che sembra una decalcomania per ragazzi di 8 anni! mi piace decisamente…
L’aspettavo contenta, pensando di farle shiatsu (non aveva prenotato un trattamento specifico) e avevo preparato la stanza apposta.
Invece sceglie Balinese! Sono sorpresa, ma e’ un trattamento dolce, mi sta bene.
La massaggio. E’ molto piacevole. Mi accorgo che a volte non la massaggio solo, l’accarezzo anche! e’ strano. Credo sia la prima volta succeda (con un cliente.)
Penso a te. E’ quel che succede qdo massaggio te. La connessione e’ cosi forte che non posso solo massaggiarti, ti accarezzo anche, semplicemente perche ti amo e solo questo cambia la natura del tocco. Ma con lei e’ strano.

Dopo il trattamento, ne prenota altri 2! Le dico spudoratamente che voglio farle shiatsu, che mi aspettavo di farle shiatsu gia’ oggi!
dice ok.
Non so quanti anni ha. Attorno ai 25 forse… ha un corpo giovane.
La sua mamma e’ molto carina. Ha un buon odore. Vengono sempre lavate di fresco, la sua mamma pure profumata (oppure e’ il suo gel doccia.)

Penso a te. A quanto piacere ho a toccarti, a stare nelle tua braccia e nei tuoi baci.
Mi torna la sensazine che avevo qdo ti ero fedele… qdo vedevo altre ragazze che mi piacevano e che subito mi venivi in mente e sorridevo, a te e a me. E le lasciavo andare.
Non so perche non ho fatto cosi con quelle 2... forse perche loro hanno cercato me invece che sia io a cercare loro… e il « non assecondare » mi e’ completamente sfuggito di mano…
mi sento molto triste di averti persa ma mi pento profondemente di averti ferita, ignorata.
La cosa ironica e’ che avevo iniziato il lavoro su di me prima della confessione!
C’e’ stato quello stato dell’esserti fedele, che puo’ sembrare sciochissimo a una persona che e’ fedele di fondo, ma che per me era totalmente nuovo e mi faceva sentire bene, innamorata quasi…
Poi l’operazione Kobra con Martina. Che mira a cambiare il mio atteggiamento, a capirne i mecanismi e a desinascarli.
Poi c’e’ stata Shaila. Qdo si dice "creare un precedente"…
Sono felice di averla incontrata. Perche mi piace tanto. Ci mandavamo anche messaggini con scritto « I love you » … e’ vero che in inglese, per qualche motivo suona piu’ leggero. Pero’ lo sentivo. Mi e’ molto cara. Adoravo che lei mi raccontasse le storie di suo padre, la sua vita; la sua forza di volonta’, il suo cuore da bambina… e poi e’ bella! ma tanto! E sono contenta di sapere che posso non assecondare le mie pulsioni. Che posso godermi la presenza di una ragazza che adoro, che mi attira molto, senza agirci. Lasciarla saltarmi addosso, sdraiarsi su di me, ridermi in volto, e risponderle solo con un largo sorriso e lasciar andare la voglia di baciarla; dormire accanto a lei, il mio braccio attorno a lei, il mio viso contro il suo braccio e lasciar andare il desiderio.
Da li so che posso essere fedele (anche se entrano in conto anche altri motivi per il non assecondare con lei.) Da li so che posso (mi autorizzo a) innamorarmi di te, malgrado i tradimenti passati.

Mi chiedo sempre se ti amo per chi sei, o se ti amo per il ruolo che ti assegno.
Sei per me calore.
Nei sensi di sicurezza, amore, semplicita’… robe poco intriganti ;) alle quali faccio fatica ad abbandonarmi perche sono abituata altrimenti ma di cui sento la mancanza.
Anche per questo mi risulta difficile lasciarti andare. Devo fidarmi che sono cose che sono in me. Che non devo cercare nell’altra.
… ti pare poco…
Mi sembra un’impresa cosi ardua trovare il calore in me. Temo che debba prima perdonare e magari amare mio padre per quel che e’ (stato) per me prima di poter sentire quel calore in me.
Vuol dire che non ti posso ritrovare sanamente se non faccio questo percorso prima.
Fungi di nuovo da ruolo ma all’improvviso sorrido all’idea di farlo per te e mi sembra piu’ facile. Ti amero’ mica davvero?! ;)

A volte ho voglia di parlarti, di chiederti, o semplicemente di sentire la tua voce, di sapere come stai, cosa fai delle tue giornate, se ti prendi cura di te.
Ho rimosso meta’ degli amici su FB, incluso la lupa… che mi ha chiesto subito il perche via sms… in realta’ non c’e’ UN perche’ e ho risposto solo stamani via mail. Lunga mail. Che probabilmente non le piacera’. Anche se ho trattenuto le cose che non le ho mai dette, che mi sembrano rimproveri inutili, non produttivi. Pero qdo mi ci ritrovo confrontata, mi sale di nuovo rabbia e ricordo perche non potevo stare con lei con prospettive. Si vede che mi mette di fronte a cose mie irrisolte. Ma non ho voglia ora.
Volevo parlarne con te ma ho paura di darti noia a sempre provare a tenermi in contatto con te, ad alimentare la mia dipendenza nei tuoi confronti. Anche se a volte non resisto a mandarti un sms perche penso a te con tanto piacere e mi fa troppo felice qdo mi rispondi ! mi sento un po’ un imbecille pero’ mi ricorda qt’e’ bello godersi le piccole cose e non darle per scontate.

Ho sognato il tuo culo ! certo dopo la luna piena… era sicuro ! :D
Che bello che e’ ! c’era un’altra persona e mi mettevo fra te/il tuo culo e l’altra perche non lo vedesse… perche era nudo e non mi sembrava il caso. Volevo proteggere la tua intimita’ … ahahahah ! siamo messi bene !

13.11.10

sogni e sovraimpressioni

Mi sono appena sposata. Una ragazza magra alta bella. Mi piace ma cosi esteticamente, fa risuonare in me poco.
Ieri sera al ristorante, guardavo una delle clienti che mi piace. Una donna di 40 anni +/- bella, abbronzata, bel corpo e bel viso e sopratutto qualcosa di molto femminile, il tipo che anche con un uniforme militare spruzza estrogeni da ogni poro! E’ questa femminilita’ molto forte che mi attrae. Una specie di magnetismo dello Yin ! o il perfetto equilibrio Yin/Yang ? non lo so definire di preciso.
Cmq, ero sposata con questa, da pochissimo. Tipo c’eravamo sposate la mattina… ero contenta, per i primi 3 minuti, poi mi accorgevo che non la conoscevo. Chiedevo il suo nome. Federica.
Chissa’ perche Federica torna nei miei sogni ultimamente. E’ l’amica di Mirella, ci siamo conosciute cosi su Myspace. Scambio pochissimo con lei, una volta ogni 6 mesi chattiamo, mi racconta anche le sue storie, io le mie, ma poi torniamo nel nulla de virtuale. E’ molto carina ma non e’ il moi tipo. Stranamente non ho mai pensato di provaci con lei.
Le chiedo qdo e’ il suo compleanno ; il 23 ottobre.
Cosa e’ successo il 23 ottobre. Il giorno della rivelazione fu il 13 ottobre. 10 giorni prima. Un mese fa. Solo. Mi pare un’eternita’ che non mi parli piu’. Sento la tua mancanza. Mi sento molto triste. Cosa ho scritto il 23 ottobre ? o il 24 ? la data era incerta fra i 2.
We make out su un pezzo di cemento sotto un lampione a un incrocio di campagna. Ci sono tante macchine ferme con gente dentro che ci guarda. Mi vergogno. Non ho tanta voglia. (mi ricorda al teatro verdi) stessa sensazione che lei e’ bella, ma non mi muove. Sono destabilizzata. Non capisco perche mi sono sposata col soffio mentre voglio stare con te. Penso a te. Sono molto triste e non so cosa fare.
Il suo corpo e’ abbronzato. Indossa qualcosa di rosa scuro. Penso a te.
« make out » perche mi viene in inglese ? al risveglio mi viene “make up” che vuol dire reconciliarsi, farsi perdonare…
Mi hai detto a proposito di mamma “dille di dimostrartelo con qualcosa di più delle parole » ed e’ questo che vorrei fare con te. Anche se ora ho solo parole a disposizione. Ma rileggendo la chat lo sgarbo mi sembra talmente grande che ogni speranza mi sembra vana.

Hai ragione. Non avrei mai capito di aver preso il tuo corpo contro la tua volonta’ se non me l’avessi detto. e non ho mai avuto la percezione di farlo. Mi fa pensare a un brano des « Nuits Fauves .» Il ragazzo fa cose luride nei parcheggi sotteranei con sconosciuti, lo eccita, fa parte del suo intimo malato, perverso, non lo so ; ma qdo torna da lei, semplicemente perche la ama si sente puro. Perche cio’ che sente per lei in quel momento e’ vero. Sara’ anche merito suo (di lei, perche lo ama tanto) ma e’ una dualita’ che convive quasi ermeticamente in noi. Di cui ci vergogniamo o che a volte accettiamo, di cui vorrei liberarmi per vivere solo i momenti puri. (cazzo, mi viene l’omofonia col francese pourri ! putrido ! - lo solita denigrazione instantanea !)

Stamani pensavo che se non avessi momenti tristi, momenti di disperazione, non avrei la misura per apprezzare i momenti belli. Probabilmente mi serve. E mi chiedo anche se tu mi perdonassi, se riuscessimo a ritrovarci, se non cancellerebbe tutto cio’ che sto imparando. Come se niente fosse successo. Mi cerco scuse per farmi servire la tua perdita’ mentre mi e’ cosi dolorosa.
Mi chiedo se ho perso le mie altre fidanzate cosi per colpa mia.
Raphaelle e’ la prima che mi viene in mente perche avrebbe avuto motivo, ma invece siamo state insieme dopo, e anche molto bene. Fuori dal mondo, da sole in Irlanda. Poi l’ho persa perche sono andata negli Stati Uniti e lei s’e’ trovato un ragazzo…
Stessa cosa per Rachel, sono andata negli Stati Uniti e lei mi ha mollata subito prima di partire.
Katell – mi ha mollata perche ero troppo dipendente da lei. Perche mi aspettavo tutto da lei. Perche era il mio idolo. La chiamavo ma Lumiere… senza aver mai pensato che solo questo potesse essere un’indizio del peso che le buttavo addosso.
Sefanit – ho lasciato gli Stati Uniti per tornare in Francia e lei si e’ sposata…
Ho sempre considerato la Lupa come un amore estivo ; giocoso, senza prospettive di coppia. So che questo mio atteggiamento l’ha fatto soffrire. Ma si vede che trovavamo un certo equilibrio.
E te.
Ahah ! mi accorgo che ho tralasciato Stefania ! bhe… lei mi ha mollata per un’altra. Non ha mai saputo le mie infedelta’ con Raphaelle o Sefanit. Anche se in realta’, come con te, gliele ho accenate. Le ho scritto un libricino sui miei stati d’animo qdo ho rivisto Raphaelle, le ho detto come mi sentivo e cosa succedeva in me. Ho omesso di dirle che abbiamo anche fatto l’amore. Per me la confessione stava nel dire come mi sento, perche per me il tradimento risiede nel cuore, non tanto nel corpo.
(Una delle cose che ti volevo chiedere l’altro giorno era se secondo il tuo parere dovrei confessare a Stefania i miei tradimenti. Io penso che ora, non ha piu’ senso, ma forse mi sfugge qualcosa. All’altra domanda mi sono risposta da sola.)
Ora mi colpisce la tua frase : « ma smetti di dare per scontato che ciò che tu senti o interpreti sia uguale e standard per tutti. »
Ci ho ripensato stamani perche una delle cliente agisce con gli altri, sistemando loro la vita, dicendo, proponendo e imponendo la sua visione come fosse l’unica, come fosse la migliore per tutti. Quest’atteggiamento mi da sui nervi. Ma perche lo ritrovo in me. Rachel me l’ha rimproverato tanto. Ne abbiamo riso anche, perche so che lo faccio ma non ho mai cercato realmente di cambiarlo. Ora mi scuote la necessita’ di avvicinarmi agli altri. Sono molto triste di doverlo imparare sulla tua pelle oltre che sulla mia.
E te. con cui stavo, morcellee. Un po’si un po’ no.
« Se sei stata bene con me, sara’ stato merito mio. » !! certo - anche. Mi sorprende questa tua presa di posizione. Pero, a questo punto, se sei stata bene con me, sara’ dunque stato merito mio ?!
je comprends a present que tout fait est annule par le suivant ;” (Paul Auster in "l’invention de la solitude") E cio’ che mi hai detto dicendomi che i nostri momenti belli venissero annulati dalla mia « falsita’ ».
La frase di Auster prosegue pero : « que chaque pensee engendre sa symetrique opposee et de force egale. Impossible d’affirmer sans reserve il était bon ou mauvais, il était ceci ou cela. Le tout est vrai. »
Procrastino dal scrivere su mio padre perche per ora mi serve farmi le menate su di te. Perche finche ti penso giorno e notte come negli ultimi mesi, rimane un legame. Se lascio andare, ti perdo completamente. E mi spaventa. Mi spaventa lasciar andare qualcosa che mi fa soffrire ? ma non sei te che mi fai soffrire. Sono io !
E devo imparare finalemente. Mettere i pezzi insieme (come i maglioni dell’altro sogno !!) e crescere. Ritrovare la mia unita’, accettando la mia parte scura, ma non lasciarmene travolgere/manipolare come un burattino. E prendere decisioni.
Mi sto chiedendo se sto bene qui.
E’ difficile da capire. Sono talmente impegnata in menate varie che non mi guardo attorno. Non ho voglia di legare. Prima perche aspettavo di tornare da te per vedere cosa succedera’, se ci amiamo ancora… ora che questa possibilita’ e’ cancellata (anche se la mantengo in vita artificialmente) potrei godermi il mio tempo qui. Ma non ho voglia di fare conoscenze. Voglio rimanere da sola. mi punisco ? non credo . credo che mi cerco. Anche se mi distrago, in menate, in tivvu, in internet !
A cosa rinuncio se ti lascio andare?
La prima cosa che mi viene in mente e’ il tuo corpo. Lo adoro. Ma lo adoro per il modo in cui me lo offri. Perche sei cosi tenera e morbida che sei irresistibile. Perche conosco poco il tuo cuore. Mi ricordo (perche le ho riletto ieri !) i nostri primi scambi, in forma di cortesia… e dicevo che volevo conoscere il tuo cuore. In realta’ parto sempre cosi, con la volonta’ di scambio e di fusione. Poi cosa succede? la mia arroganza - la mia sete d’ideale - mi fa distrarre da una persona perfetta che non sono in grado di considerare per cio’ che e’, per continuare la mia ricerca dell’impossibile.
E li torniamo al tuo consiglio : « smetti di dare per scontato che ciò che tu senti o interpreti sia uguale e standard per tutti. »
E’ difficile. Ho sempre fatto affidamento piu’ che su me-stessa, visto la scarsa autostima, sulla vacanza… attraversare gli eventi con leggerezza … !! ora forse capisco cosa intendeva la Lupa ! mi rimproverava la mia leggerezza, il fatto che non desse importanza a niente, che tutto mi sembrasse futile !
Perche dare perso alle cose significa prendere il rischio di rimanere feriti.
Di accettare che odiare mio padre mi da' una specie di controllo ; ho potere io perche dirigo io la mia rabbia contro di lui, invece che subire la sua indifferenza. Per questo mi faceva cosi male vedere mia sorella stare di merda di fronte alla sua indifferenza e non sopporto che lei lo ami, che lei continui ad aspettare un segno d’amore da lui. Perche e’ quel che ho rifiutato per me. Perche il dolore non era sopportabile. Probabilmente anche per questo faccio poco conto dei sentimenti degli altri. Perche non mi e’ stato dimostrato come.
Com’e’ che le cose cattive, negative hanno sempre piu’ peso di quelle buone ?
Perche il cattivo e’ affascinante mentre il buono e’ sdolcinato ?
Perche mi concentro sul dolore della mia relazione con mio padre invece che sulla bonta’ di mia madre o di mia nonna ?
Perche il mio tradimento cancella i nostri momenti belli ?

In Dr House, un paziente metteva in rilievo i tratti dei dottori che lo curavano. Foreman che pretendeva essere miserabile si e’ rivelato felice della sua condizione.
Tutti gli altri hanno udito le parole del paziente, hanno capito ma sono andati avanti come prima. Foreman ha cambiato atteggiamento. Ha accettato di stare bene in questa situazione.
Mi chiedo se sto bene qui.
Mi piace il mare, mi piace il sole tutto l’anno. Mi piace un po’ star da sola.
Mi manchi terribilmente. Ieri pensavo « in realta’ sto bene qui, manchi solo tu e ci rimarrei… »
Ma poi so che mi mancano gli amici. Poi penso dove ho gli amici? E sono in Italia. Non so se posso considerare Raphaelle, Ariele, Jason, Sefanit come amici se non li ho visti da piu di 5 anni se non 10… sono ricordi.
Percui, se torno dovrei tornare in Italia ? la Bretagna mi manca ogni tanto. Mi piace il posto, e’ bello, ci ho -ancora li- ricordi. Ma amici ? no.
Karin, Martina, Rossella. Sono pochi come amici. E te ? ormai dove sei ? non ho ancora voglia di lasciarti fra i ricordi.
Voglio una relazione stabile. Andare al ristorante, vestite per bene e truccate, andare a fare un pic-nic in bicicletta, andare a fare le vacanze a Lisbonna, in Bretagna, voglio tornare a casa e mangiare una pizza davanti alla tivvu’ mano nella mano ; stare sul divano scelto insieme a sbaciucchiarci; andare all'ikea per arredare. Voglio far l’amore con un corpo che adoro perche sono innamorata del cuore che c’e’ dentro.
E per ora l’immagine di questa felicita’ ha i tuoi tratti.
E’ forse un’inganno mio. Non lo so. Ma voglio mantenerla ancora per un po’…
Perche ? perche cosi e’ o perche ho troppo paura di lasciar andare ? cosa potrebbe succedere ? il mio cuore vacilla ancora. Vacilla dal ricordo innamorato di te (ho pensato l’altro giorno che qdo ho scritto « sara’ la volta che m’innamoro di te per davvero » avresti pensato che dunque ho mentito qdo ti ho detto che mi sono innamorata qualche mese fa ! ma non e’ cosi. Con « per davvero » intendo di te come sei e non di te come t’immagino io » ) e vacilla perche non e’ mai sicuro di quel che sente, sempre talmente filtrato dalla mente che il vero e il falso si confondono.

Faccio reiki per ascoltare il mio cuore ; da poter vivere secondo i suoi battiti e non sotto la dittatura della mente che, carina lei, mi ha protteta tanto qdo era il caso, ma ora puo’ rilassarsi e lasciare il mio cuore decidere.

11.11.10

Pour en finir avec l'absolu

Incapables de mettre fin par des choix definitifs aux reves qui ont si longtemps peuple leur enfance, ils remettent a plus tard la concretisation d’un bonheur possible. Ils sont encore trop impregnes d’une notion d’absolu pour renoncer a ce qu’ils imaginaient etrre une relation ideale et ils refusent ainsi les compromis qu’ils jugent inacceptables.
Non so perche i compromessi mi hanno sempre fatto cosi schifo. Mi sembrano un tradimento. Tradimento di me-stessa. Tradimento di cio’ in cui credo, credevo, credevo di credere.
“You may still be here tomorrow but your dreams may not” - Cat Stevens
Anche per questo ce l’ho tanto con l’idealismo che mette a rischio vite per idee, l’ho sempre trovato pericoloso anche se dannatamente romantico, il fasciono dell’assoluto, assolutamente buono o assolutamente cattivo…
Ma il mio rapporto ambiguo con l’idealismo viene dal fatto che il mio m’impedisce di vivere.
So che gli attacci di panico vengono dal terrore di crescere, di prendere decisioni, di scegliere, di prendermi le mie responsabilita’.
Ora so perche e come.

Tout choix est un sacrifice toute decision est a l’origine d’un regret potentiel mais ce refus de vivre ce qui est en deca de notre ideal, s’il laisse intact nos reves risque de nous rendre a jamais incapables de leur donner vie; de perpetuer une insatisfaction qui devient telle que desormais rien ne peut venir la combler.
Rester fideles a cette part secrete  d’eux qui attend toujours ce qui est justement impossible.
In effetti ho sempre rifiutato di scegliere, per paura delle conseguenze, per paura di perdere qualcosa. Sapendo benissimo gia’ dopo la mia prima relazione con Rachel e Agathe allo che se non scegli una, perdi tutte e due ! non sono mai stata forte in matematica e quest’equazione non la volevo accettare.
Volevo tutto. Volevo l’impossibile. Essere amata da tutti. Contemporaneamente poi !
CRESCERE : tradire le aspettative da bambina per rispettarmi e rispettare gli altri.
Morire un po’ per poter vivere PIENAMENTE.

Pleins de rancune pour ceux qui n’ont pas su leur donner ce qu’ils etaient en droit d’attendre, qui n’ont pas su les aimer come ils auraient du l’etre, ils partent de cet a-priori que rien n’est possible et vivent avec fatalite un monde ou le bonheur leur est interdit.
Et parfois certains trouvent le moyen de minimiser leur malheur en constatant que les autres ne sont pas mieux lotis qu’eux. Ils croient trouver leur force dans des failles qu’ils sont a l’affut de decouvrir chez les autres.
Ils ne sont pas dupes cependant de ce qu’ils s’empechent de vivre et ils finissent par se detester, convaincus de n’etre bons a rien, accables sous le poids des reproches qu’ils se font sans cesse a eux-meme.
Bhe questo e’ la definizione di mio padre e mi auguro tanto di uscirne !
So che ho la capacita istintiva a riconoscere -spesso inconsapevolmente- le debolezze altrui e che se so prendermene cura ma so anche usarle a fini manipulatrici. Sembra un’atteggiamento naturale in me.
>Mi concentro sui miei atteggiamenti e il modo in cui uso le mie sensazioni per prendermi cura o ferire l’altro.
(sicuramente lo sento perche ho spesso sensi di colpa e mi sento una merda senza sapere di preciso perche)

Se sentir a moitie investi dans une relation.
E’ cio’ che e’ successo con te.
« Non sono mai stata con te. » e’ un po’ un’esagerazione ma ammetto che non sono mai stata completamente con te. Perche ti pensavo provisoria, perche non ero sicura, perche non eri perfetta.
Ora che ti ho persa, lo sei. Come tutte le altre.
Ora che vedo come ti comporti con me malgrado il modo in cui ti ho trattata, mi sto innamorando forse per davvero ! ahahah !
Cmq, il punto e’ che se ero investita solo a meta’ nella nostra relazione e che una parte di me continuava a cercare la donna della sua vita, l’altra parte ti ama sinceramente e riconosce pienamente le tue qualita’ e ti ama per quel che sei.
E’ la parte di me che fa sicche amo ancora tutte le mie fidanzate. Perche erano tutte perfette in realta ; solo che io non ero pronta a vederle per loro, attaccata a un’ideale, a una perfezione irragiungibile.
Ora so che devo lavorare pazientemente su quest’aspetto e godermi la persona che mi sta accanto per quel che e’ e lasciar andare le mie aspettative di assoluto.
Temo anche di ricascarci con la prossima perche e’ un modo che mi e’ ormai talmente ancorato al corpo.
… a volte mi sembra semplice, penso a te, penso che sto bene con te e mi dico « una alla volta, ora sto con te e ci sto bene » ed ero davvero eccitata all'idea di esserti fedele. A pensarci ora, non capisco nemmeno come ho potuto cascarci con tanta facilita'!
… a volte pero mi rendo conto che certi miei comportamenti sono fossilizati in abitudini - anche semplicemente il modo flirtoso di pormi qdo incontro qualcuno… lo faccio ormai senza manco rendermene conto ! - che mi piglia l’ansia perche temo di non farcela a cambiare i miei vecchi schemi !
Ma non voglio cadere nella trappola del « non sono capace »
Ti ho fatto molto male, ma so anche che ti ho fatto bene, e so che sono in grado di attenermi alle mie decisioni. Se lo faccio con lo shiatsu, porca troia, lo potro’ fare con qualcuna! J
Passage en transit - qui n’ose jamais rien entreprendre puisque c’est provisoire.
Mi sento sempre in vacanza. Anche al lavoro, forse perche lavoro sempre all’estero, sento forte la nozoine di transito, non ho mai avuto intenzione di rimanere in Germania, o negli Stati Uniti, anche se a pensarci ora, gli Stati Uniti mi piacciono un sacco. Per l’Italia, non lo so, ci stavo bene, anche se mi turba il sistema sociale… ma ho sempre preso i lavori come provvisori… pero questo non mi crea problema, mi da' la leggerezza di affrontare le cose come vengono.
Pero per le relazioni, pare sia un grosso problema!
E voglio provare altro ! ORA !
(bhe… proprio ora, ho ancora la nozione di provvisorio perche non me la sento di prevvedere la mia vita alle Seychelles !)

Seul le choix delibere de ce que l’on veut entreprendre peut donner la force d’en supporter les consequences.

Si nous decidons de nous engager totalement dans ce que nous faisons, presents dans chacuns de nos actes, concentres et attentifs, patients et perseverants, nous prenons déjà du plaisir a ce que nous faisons au moment ou nous le faisons et si nos pas nous menent vers une connaissance plus approfondie de nous-meme et du monde dans lequel nous vivons, toujours dans le sens d’un mieux-etre et d’un mieux faire, nous guerirons de ces maladies de la pensee qui nous empechaient jusque la de vivre.
Capito ?!
Mi godo le cose che faccio, una alla volta.
Lo sto faccendo, in effetti mi sento molto meglio.
Mi sento anche molto triste per come mi sono comportata con te e per la tua perdita.
Ma mi concentro su di me, sulle cose che so essere belle in me e sulla mia crescita nel mondo adulto !

ETRE ADULTE C’EST DECIDER SA VIE ET SAVOIR POURQUOI ON FAIT DES CHOIX.

9.11.10

BENSAID et mon cul, c'est du poulet?!

IDENTITA

Pourquoi cette difficulte a abandonner certaines pulsions autodestructrices ? en devenant un autre que craint-on de perdre de si precieux que l’on soit amener a repeter les meme comportements absurdes ?
En se donnant le droit de vivre ce que l’on desire vivre, en s’accordant des plaisirs jusque la inconnus, quels sont les interdits que l’on croit transgresser ?
?

Qd les emotions contredisent l’intellect
>Ecouter mes emotions, les accueillir, y preter attention, les comprendre, les respecter.

Ces inhibitions sont d’autant lus fortes que nous nous retrouvons dans des situations qui ont déjà engendre ce meme type d’angoisse. C’est pourquoi sitot qu’elle apparait il nous faut comprendre ce qu’elle signifie non seulement dans le present mais de ce qu’elle nous rappelle de notre passe afin cette fois-ci de ne  plus repeter le meme type de comportement.
>Pay attention, stare attenta alle mie emozioni, ai miei comportamenti, conoscerli e saperli riconoscere AVANT de les mettre en pratique !

Apprendre a decouvrir sous des mots d’apparence anodine ou des attaques dont nous pensons qu’elles ne devraient pas nous atteindre le point de fragilite qui est le notre.
Voire chansons/films qui me font pleurer sans raison apparente.
Il s’agit toujours du rapport avec le père, quand le père dit au fils qu’il l’aime, je pleure. La chanson de de gregori, mio padre era marinaio… qdo dice « moi figlio lo sapra’ » « ma le conoscera’ » mi fa piangere ! qdo il padre riconosce il figlio, riconosce al figlio il diritto a esistere per se stesso.
Come cio’ che ho negato a te. Prendere decisioini in conoscenza di causa. Ti volevo solo per me, senza che m’importasse di te alla fine.
Ou le film de police ou le père de la secte se tue devant son fils parce qu’il me se sent pas capable de le proteger parce qu il est en train de mourir d’un cancer et ne pourra pas tenir sa promesse. Il pensait tenir sa promesse en tuant tout le monde…
Le mien a un peu essayer de nous entrainer tous dans la misere.
J’ai refuse, mais je me sens coupable. De ne pas l’avoir aime assez pour le sauver. J’en veux a maman de ne pas l’avoir sauve ? elle a essaye pourtant, je le sais. Je l’ai sentie, j’en ai meme souffert.

Ecouter nos pensees, les guider sur un chemin plus sain, plus aimant.
>Pay attention to details, rester a l’ecoute de mon cœur.
>Faire reiki pour me retrouver, retrouver mon unite.

Payer les deceptions que nous provoquons par notre souffrance.
Cazzo si. Ma non si pagano nel senso che non si reparano.
« on ne guerit pas des chagrins, on s’en distrait… »

Notre force consiste alors dans la connaissance de notre fragilite afin de savoir la preserver et non dans l’acharnement a la nier par des comportements qui nous donnent l’illusion d’etre forts.
Fragilites : peur de l’abandon, manque de confiance
Conoscere il miei confini, definire la mia identita e rispettarla.

Mettre au jour nos pensees permet egalement de ne plus craindre ce monde inconnu et inquietant qui est en nous, ce monde dont nous craignons qu’il se manifestent n’importe comment, n’importe quand, echappant alors a tout contrôle de notre part.
Envie de tuer mon père. Physiquement, violemment, que je le sente passer. Que je sente ma violence lui broyer les os, le sang sortir de son corps et la vie s’echapper de lui. Affirmer mon pouvoir sur lui, que je suis plus forte que lui, que je lui survie et qu’il merite de mourir, par mes mains.

Cette lutte pour ne rien laisser transparaitre de notre monde interieur peut nous donner finalement la douloureuse sensation de ne pas exister.
Image de moi que je veux donner a voir – qui suis-je ?

Maintenant je prends conscience de l’instant ou je commence mes delires.
>Pay attention to details.

Toute attitude de fuite destinee a eviter la souffrance est toujours susceptible d’en créer une autre et toutes les conduites d’evitement peuvent aboutir a ce qu’un jour on evite finalement de vivre.
>crises d’angoisses
Fuite des situations de couple par la trahison ?


RICONOSCIMENTO

L’idee d’abandon preexiste a toute relation et le moindre signe provoque terreur et reactions absurdes – besoin de reassurance a court terme.
Chercher a comprendre la structure relationnelle qui se repete inlassablement
Tradire. Cercare altrove.
Tradisco perche cerco altrove ancora riconoscimento. non mi basta mai quello di una sola persona che di solito non amo pienamente perche non e’ perfetta.
Cerco conferme a corto termine che poi mandano a puttane le mie storie che potrebbero continare. Perche la lista delle fidanzate e delle amanti e’ molto chiara. So benissimo chi e’ chi. Quindi so benissimo qdo tradisco, che la persona che ho accanto e’ quella che potrei scegliere e starci semplicemente.
>Non assecondare i pensieri e comportamenti autolesionisti
>Concentrarmi su una persona alla volta.
>Fidarmi delle mie emozioni.

Quel type de lien a l’autre se prolonge depuis l’enfance, quel est le nœud douloureux qui tant qu’il n’a pas été delie vient embrouiller notre vision du monde et de la realite ?
Ne pas se sentir desiree, se sentir inutile, de trop, voler l’amour de maman a papa.
Continuer a voler l’amour des autres. Le voler dans le sens ou il ne m’appartient pas, je n’en suis pas digne. Je me comporte de telle sorte de ne pas en etre digne mais je continue a me faire aimer pour tacher de prouver que je suis digne d’amour meme en etant stronza.
Je vole ! depuis petite j’aime voler. Me procurer une chose qui ne m’appartiens pas, sans effort, sans avoir a payer. La prendre et qu’elle soit a moi. Parce qu’on ne me la donne pas, je me la prends.
Comme je prends ton corps sans te laisser le choix de me le refuser parce que le refus me serait trop penible.
Smetto di rubare qdo sto bene.
Riprendo qdo sono in condizione di stress.
Rubavo molto in Germania. Dove ero da sola fra i miei (i tossici e la lingua tedesca)
Rubavo da piccolo. Ho sempre il desiderio di prendere cose trovate e tenermele anche se non mi servono. Questo intendevo qdo dicevo sono avara, anche se e’ un tratto di me che detesto e di cui mi vergogno. Mi vergogno perche lascia a vedere che non sono amabile. Che non mi si da amore perche non lo merito ! allora me lo prendo da me. Come ho rubato il tuo ignorandoti.
E’ doloroso prenderne coscienza, anche viverlo perche vagamente lo sento che e’ sbagliato ma non so come evitarlo.
>debuscare il momento in cui la mia fiducia vacilla, parlarne con l’altro.
Fidarmi di me, dell’altro e riconquistare la mia auto-stima.
Sentire che non rubo l’amore dell’altro ma che mi viene dato liberamente, accettarlo e godermelo cosi come dono e assecondare il mio cuore nel corrispondere.


AUTO-STIMA

Un double qui nous juge – autocritique permanente
>Ritrovare la mia unita’, vivere secondo il mio cuore

Ces peurs multiples de ne pas etre a la hauteur, de ne pas etre aimables tels que nous sommes, avatars de tous les regards du passe encore trop presents en nous, nous empechent non seulement de choisir librement ce qui est bon pour nous, mais de nous donner les moyens necessaires pour l’obtenir.
>Capire cio’ che e’ buono per me.
>Identificare cio’ che mi fa davvero bene e cio’ che inizia e rafforza i disfunzionamenti.
>Rafforzare cio’ che mi fa bene e desinescare cio’ che asseconda miei disfunzionamenti.

Certains essaient de donner d’eux une image differente de ce qu’ils sont car avant de s’accepter tels qu’il sont et de penser par consequent pouvoir l’etre pour les autres, il leur faut remplir un nombre trop important de conditions, ils doivent etre parfaits, toujours le meilleur, sans cesse l’objet de louanges et de felicitations de la part d’autrui.
Mi amo come sono. Senza condizioni.

La resistance que nous devons alors vaincre est responsable de l’image negative que nous avons de nous-meme : si nous ne nous sommes pas sentis autorises, encourages a defendre une image valorisante de nous-meme, nous devons lutter avec d’autant plus de force pour l’imposer.
L’autre, l’ami, le partenaire de reve, le couple ideal que chacun voudrait former peuvent representer egalement une condition indispensable pour etre reconnu aux yeux des autres.
A mes yeux.

Comment pourrions nous, si nous ne nous aimons pas, ne pas etre senibles aux remarques qui nous sont faites ? nous sommes dependants des autres aussi bien dans leur jugement que dans les preuves d’amour qu’ils peuvent nous donner.

Nous devons croire dans la permanence de nos propres valeurs et etre capables de les defendre, independamment de ce que l’on desire pour nous, hors d’atteinte des critiques qui peuvent nous etre faites.


La vraie sensation de plenitude devrait etre preexistante a tout rapport exterieur.

BENSAID maman

Est-ce vraiment un cadeau a faire a ceux que l’on aime que de se sacrifier pour eux ? n’est-ce pas plutôt un moyen detourne d’eveiller leur amour ou de les rendre peu a peu dependants de nous ? faire plaisir dans la douleur et la resignation met infailliblement dans la situation d’attendre en retour une compensation necessaire. Dans le bonheur de donner qd nous le desirons, notre liberte d’action laisse aussi l’autre beaucoup plus libre d’agire et notre attitude se retrouve etre ainsi rellement genereuse.
Ho sentito i suoi sforzi per esprimermi il suo amore malgrado i piani malvagi di mio padre di tenersela per se e ignorarmi.
Si sara’ sacrificata per noi ? per lui ? avra ‘ provato a salvarlo… le rimprovero di on esserci riuscita ? di averci trascinate nella lente morte del loro rapporto e nella desagregazione della famiglia ?
Ma se e’ sempre stato stronzo. con lei anche prima di noi. Con tutti quanto a quanto pare… le rimprovero di non averlo mollato prima, in quel caso, non sarei qui. Le rimprovero la mia esistenza ! la mia nascita dovuto alla sua troppo buona anima, alla sua poco auto-stima per dire NO.
E rifaccio le stesse cose, su un altro versante, sempre autolesionista, mettendomi nei panni del sadico piuttosto che del masochista… ma la linea e’ labile e i miei confini sono da definire ! ormai ho testato quelil degli altri, di Rachel,, di Katell, di Raphaelle e i tuoi… basta, no ? dovrei avere gi auna buona idea di come ci si gestisce una relazione ?! di dove trovare i miei confini…
Costruzione dell’identita :
Identificare le debolezze e fragilita, risorse e potenzialita, desideri e piaceri, delimitare i confini, vivere secondo il moi cuore.
Basta farlo ! J

Mere malheureuse ou preoccupee donne la sensation a l’efant de n’etre pas aime : de ne pas faire ce qu’il faut pour etre aime. Il est impossible a l’enfant de penser que sa mere puisse etre triste pour des raisons exterieures a lui. Responsable de ses etats d’ame, toute puissance sur elle, coupable face a sa propre impuissance a la rendre heureuse.

Toute union reveille celle qui a pu exister entre nos parents.
Malsano. E’ tutto cio’ che ho sentito della relazine dei miei. Non paritaria, sado-masochista non tanto consapevolmente, distruttiva.
Non assecondare il moi fascino per la perversione.
Scrivere, creare… canalizzare il fascino per il morboso, il pericoloso in altre vie, proteggermi e le mie relazioni.

Vivre la passion des parents de manière agrandie, deformee car on la ressent sans la comprendre.

8.11.10

BENSAID mio padre

Un amour qui justifie l’attente douloureuse de ces manifestations de tendresse et une aggressivite qui devient la seule reponse face a cette attente decue.
Sogni di omicidio.
Rancune viscerale
Imposibilita’ di perdonare…
Come lasciare andare ? come rivedere, capire, cambiare prospettiva ?

Culpabilite et aggressivite : on en veut toujours a ceux qui nous font sentir coupable, nous reprocher ce que nous ne sommes pas.
J’en veux certainement a mon père de ne m’avoir jamais trouvee a la hauteur.
De ne m’avoir jamais fait sentir ni desiree ni aimee ni consideree ni meme en securite ! evidemment je n’ai confiance en personne ! je ne me sentais pas en securite chez moi ! … et je voudrais le tuer pour ca ! au moins il aurait qc a me reprocher ! sale con. (un peu enervee encore ?! … )
Minchia su questo si devo lavorare !!
Una cosa alla volta pero… questa rimando, mi pare enorme…

Se sentir de trop, encombrant – etre a l’affut des signes qui confirment cette sensation d’exclusion.
C’est peut etre ce qui me fait trahir, ce qui m’assure que la persone que j’aime et qui m’aime m’eloignera, prouvant que je ne suis pas digne d’amour. Que je ne suis pas capable d’aimer.

Etre heureux serait finalement leur donner raison, ils n’ont pas etes les monstres que nous supposons qu’ils ont etes si nous ne sommes pas marques a vie par leurs atrocites.
Madonna… perdonare a mio padre.
Non so se sono pronta. Sono ancora piena di rabbia, di violenza e di lacrime.
Non so da dove iniziare per lasciarlo andare. Infatti sta ancora in polvere in camera mia…

BENSAID Leyla

Je me suis toujours jetee la tete la premiere dans mes aventures et la plupart du temps je savais qu’elles ne donneraient pas de suite, mais j’avais envie de les vivre, je me disais, on verra bien. Et puis je finissais par m’attacher a l’autre, l’idee d’une rupture me devenait intollerable, je voulais me persuader que cette histoire pouvait marcher et c’est alors que je commencais a souffrir. Maintenant je ne veux plus me croire plus forte que je ne suis. Je sais tout de suite les hommes sur lesquels je ne peux pas compter et je fuis immediatement.

Pour entrevoir l’etre humain qui se profile derriere le role que nous lui avons attribue, il faut apprendre a developper a l’egard de l’autre une disponibilite et une reelle attention, mais pour etre capable de penser l’autre, il faut etre liberes d’un exces de preoccupations nous concernant, preoccupations qui ne laissent aucune place a la reflexion sur l’autre. Or l’autre est un choix et non la satisfaction d’un besoin qui le depasse.
C’est ce qui s’est passe avec toi. Je t’ai ignoree, simplement.
J’ai pris ce que tu me donnais parce que j’en avais besoin et je n’ai preter aucune attention a tes besoins ni a tes desirs. L

Nous interpretons a tort faits et gestes d’autrui.
In realta’ su questa pensavo a te. Ma era prima di capire cosa senti.
Mi ripeto che ti ho presa contro la tua volonta’ e questo mi fa sentire davvero da schifo. Anche perche le ultime volte che abbiamo fatto l’amore sono state cosi belle che pensare che sono ormai stampata dal sigillo della falsita’ mi fa venire il vomito e mi fa sentire anche molto triste.
L’ironia e’ che mi sono innamorata di te dopo, malgrado quello che avevo fatto e che la tua reazione ora mi fa stimarti ancora di piu’, ti ammiro e mi sento ancora piu’ stupida di aver rovinato la possibilta’ di conoscerti.
Pero volermene e accablarmi non mi portera’ da nessuna parte.
Posso solo prendere nota/atto e andare avanti forte di quest’esperienza.
Portare pazienza e dirmi che forse un giorno ti ritrovero, per caso e con amore.

Trop inquiets de notre image et enfermes dans nos doutes pour etre a l’ecoute de ce que l’autre ressent.
How do you want to fix a thing if you don’t even look at it ?
Perenemente alla ricerca di conferme, di rassicurazione sul mio valore sociale, sulla mia amabilita’. Ad espanderla/provarla su piu persone, la distrugo negando la fiducia a chiunque.
>Fidarmi di me - Fidarmi degli altri.
>Capire cosa m’impedisce di fidarmi di me.
>Iniziare ad amarmi, a prendermi cura di me, con amore, come so che so fare con gli altri prima di tradirli.

Tant que l’attente d’un oui reste charge d’une anxiete proportionnelle a la peur de ne pas etre reconnus, nous avons toutes les peines a realiser notre desir. Non seulement l’anxiete est inhibitrice mais percue par celui qui doit dire oui, elle fait davantage fuir qu’elle n’attire : l’autre percoit vite que ce qui est en cause, ce qui lui est demande depasse le cadre de la relation qu’il entretient avec nous et il se sent nie.
Katell mi ha gia lasciata per questo fatto : la mia dipendenza da lei, dal suo amore, dal mio stare con lei. Ma non ho fatto il lavoro necessario per crescerne malgrado i 10 anni di tira e molla e di sipegazioni fumanti.
Anche lei si e’ ritrovata fra sorella e fratello. Qdo me l’ha detto ci sono rimasta male, per lei e per me.
Per lei perche conosco la situazione e non e’ bello e so che e’ molto difficile.
Mi ha fatto schifo lei perche vederla allo stesso livello mio mi faceva cadere l’alta stima che avevo di lei, invece di riconquistarmi pensando che non sono cosi cattiva, che capita ai migliori? …
“un club che ci accetta come menbro perde instantaneamente ogni interesse.”
Per me perche rivivevo lo schifo di una situazione non accettabile attraverso una persona che amo e stimo. Prendevo la misura dei limiti oltrepassati, dei confini calpestati e del moi comportamento, senza pero poter ne spiegarlo ne accettarlo.

Si nous n’avons aucune notion de ce qu’est notre identite, les limites avec l’autres ne peuvent etre qu’indefinies et nous n’avons pas plus de raisons d’imposer les notres que de respecter les siennes.
Ils aggressent en lui ce qu’ils n’aiment pas chez eux et desirent s’approprier ce qu’ils voudraient eux-meme posseder.
Ils repondent a leur propre desir de toute puissance : l’autre et un objet qu’ils voudraient pouvoir manipuler a leur guise d’autant qu’ils pensent qu’ils lui veulent du bien.
Pouvoir de faire le mal.
Sade- Choderlos de Laclos
Esistere attraverso il potere che esercitiamo sugli altri. Sentirsi responsabili del loro benessere o malessere. Manipolare per conquistare, ferire e riconquistare per provare il suo valore, la sua bravura, la sua esistenza.
Forse cio’ che sto facendo ora con te ?
Per questo mi chiedo se tutte quest’attenzine a ritrovarti non e’ piu malsana del tradirti…
Il malsano mi ha semre affascinato. Il potere da esercitare sugli altri. Avevo un modello esperto e poche misure di confronto, di giudizio, di comprensione dei valori sui quali si basono rapporti sani.

Comprehension de ce qui fait mal pour pouvoir reagir.
… mi fa male comportarmi male, rovinare le opportunita’ che mi vengono date.
Sono sempre stata fortunata, ho sempre avuto attorno a me persone molto belle.
Penso alle mie fidanzate e amo ancora ognuna per le sue caratteristiche cordiali.
Mi fa male provocare l’abbandono.
« Hai fatto tutto quel che hai potuto per perdermi »
Forse hai ragione alla fine.
Ma perche l’ho fatto ? ora mi sto a piangere addosso, che ti amo, che mi manchi…
...si bella figa… pensarci prima ?
Mi sfugge il perche.
Penso a Valmont. Avrei dovuto portare piu attenzione al fatto che il poveraccio si e’ davvero innamorato di Madame de Tourvel ! ho traslassciato questo dettaglio, tutta presa dai meandri della mente nei sui piani di manipolazione dei sentimenti – altrui ma anche propri-
Per qualche motivo, lui (valmont, mio padre), questo modo di trattare i sentimenti, con sdegno, di far primare l’intelletto sui sentimenti, di provare a dirigiere i sentimenti con l’intelletto mi e’ sempre stato familiare. Ed e’ anche sempre stato fonte di dolore.
Ma non so che meccanismi sono in gioco.

Si la recherche du plaisir se rapproche d’un besoin boulimique ce plaisir est déjà use des lors qu’il est obtenu. Et vouloir repeter sans le renouveler tjs le meme type de plaisir consiste a nier l’evolution du temps et les modifications des besoins qui l’accompagnent.
Nous pouvons ainsi apprecier dans l’immediat chaque acte pour ce qu’il est, etre totalement presents ici et maintenant a chaque moment de notre vie : seul le desir adapte a chaque instant donne la legerete a nos pas et la force a nos decisions.
Questo e’ successo con la rossa. Bisogno bulimico di riconoscimento.
“Mi ha messo in ginocchio » si. Mi sno lasciata travolgere come fosse la prima volta. Ignorando i segni molto chiari tuoi, suoi ma anche miei.
Perche ?
Cosa succede in me che mi fa perdere ogni lucidita, io che mi vanto di essere cosi lucida ?!
Se non l’avessi capito veramente prima, avrei dovuto capirlo qdo mi e’ calata la libido prima di trombare ! vittoria ottenuta, e’ mia, fine della storia. Ed era gia troppo !
Ma volevo un’altro tipo di riconoscimento, volevo lei mi amasse ! (ora mi fa ridere per non piangere sulla mia debolezza !) volevo essere riconosciuta dal ruolo di cui l’investivo.
In effetti, tu non eri abbastanza intrigante. Lontana dai giochetti della mente ai quali sono abituata, lontanta dalle perversioni. Perche te mi amavi semplicemente (o quel che era) ma era li, sereno e disponibile. Per questo ti amo e anche se lei m’avesse amata non ti avrei mollata.
Non so a che pro, ma mi viene da precisare che se fissa lei fu, fu « una fissa-ossessione », non « un’amante fissa. »
Ci siamo viste 4 volte con appuntamento. La prima volta in macchina, 2 volte in cui abbiamo scopato (teatro e ristorante) e l’ultima volta dove abbiamo cenato da me.
(piu la volta che sono passata a trovarla a ireos, prima della macchina-stessa serata)
 Ci siamo viste 4 volte fortuitamente le 2 prime in disco e al bar con te, poi una volta in disco e una volta al bar con te.

Trop sensibilises par des traumatismes dans le passe, nous sommes a l’affut de tout signe susceptible d’eveiller a nouveau un type d’aggression qui appartient a notre histoire et non a la situation presente. Nous pretons a l’autre une pensee qu’il n’a pas et nous le nions finalement a notre tour en lui faisant jouer un role qui n’est pas le sien ou en interpretant a tort une aggression qui est en realite totalement etrangere a la relation qu’il entretient avec nous.
Pensavo che questo ti riguardasse ma mi dici di no.
Mi riguarda altretanto. Ho paura di non essere riconosciuta. Non sento l’amore semplice che uno mi porta sinceramente. Forse lo sento ma non mi basta. Ho bisogno di sentirmi esercitare potere sull’altro per sentirmi esistere.
Non mi fido dell’altro in quel senso : non gli do la possibilita’ di amarmi come vuole lui. Devo decidere io, conquistare io, ferire io, riconquistare io. Negando l’altro.
Percui forse hai ragione anche qdo dici che con te non ci sono mai stata.
In effetti ogni tanto penso a te e se soc ose di te, sento che mi sfuggi, che non sono in conttato con il tuo cuore. Come non lo sono con il mio.

>Ritrovarmi. Ritrovare la mia identita’, la fiducia in me.
>Amarmi per poter lasciare glia latri amarmi e sentirlo/viverlo per quel che e’.