29.6.13

pace all'anima nostra

- non vuoi fare il pride a roma con me ma vai a farlo a palermo con valentina
- queste vacanze, stai a palermo con valentina, le ultime vacanze stavi a lisbona con valentina, le altre a las palmas con noemi, le altre a palermo con valentina, le altre a palermo con valentina ecc
- non potevamo stare insieme finche non avevi lasciato valentina... non l'hai ancora lasciata
- non siamo mai andate in vacanze insieme
- vuoi guardare True Blood, seduta stante, e scegli di mandarmi via piuttosto che passare tempo con me
- il discorso di raffaella è stato molto chiaro mi ha fatto capire tutto quel che non mi hai detto te
- non mi parli spontaneamente, ti devo strappare tutto
- non hai entusiasmo per niente
- menti, peggio, menti male, curandoti solo del tue paure, ignorando completamente ogni concetto di relazione, di fiducia, di condivisione
- non andiamo a ballare
- mi sono trovata nella condizione di farti strappare la foto di valentina che guardi con occhi di merluzzo
- non facciamo l'amore
- non mi porti in giro, non mi fai visitare roma, non facciamo la bella vita
- non proponi mai niente da fare insieme
- fai sempre e solo i cazzi tua, non consideri mai "noi"
- non vuoi che incontri i tuoi
- ti comporti con me come si comporta tua madre con te; m'incastri nel tuo orario come e quando fa comodo a te, mi trascini nei tuoi programmi che non sono mai "nostri" ma solo tuoi, ti aspetti che sia sempre libera qdo va a te, mi prendi per scontata come fossi tua, un pezzo d'immobile
- sei sempre stanca
- parlo sempre male della nostra relazione
- non mi piaccio in questa relazione, mi sento un'idiota
- giochi a videogiochi mentre stiamo insieme invece di giocare con me
- non usciamo
- non abbiamo vissuto l'idillio
- fumi, mi fumi in faccia, fumi pure al letto
- alzi la mano su di me
- mentre stai in sicilia non mi chiami per raccontarmi, qdo torni proponi che ci vediamo 5 giorni dopo!
- non mi sento desiderata
- non mi sento amata
- non mi sento utile
- non mi sento considerata
- non mi sento rispettata
- non mi ami
- non sei innamorata di me

-rompi il cazzo a morte mentre sto in vacanza a Madrid
non mi vuoi, non mi ami... che cazzo te frega che mi piaccia tanto Gabriella?
non stai nemmeno con lei, credo... non te la porto via... potresti semplicemente essere felice per noi, se non addirittura averci presentate prima visto che sapevi dall'inizio che ero molto più compatibile con lei che con te e che non mi hai mai voluta...
alla faccia del fare le cose sempre per gli altri...
-dici delle cose insensate a Gabri e ti dimostri veramente molesta sia con me che con lei, invece di lasciarci godere questi pochi giorni felici insieme.
non capisco qual è il tuo problema. visto da fuori sembra che t'interessi solo essere al centro dell'attenzione, non importa con chi ne che relazione hai con loro, la sensazione è che dobbiamo tutti stare alle tue mosse come burattini appesi ai tuoi desideri. nessun scambio, nessuna considerazione dell'altro, solo come ti senti tu e la responsabilità delle tue sensazioni che butti sugli altri...
-devi per forza rivedere Gabri mentre passa 3 giorni a Roma con me... evvabbene. ovviamente devi scegliere tu dove come e quando fa piu comodo a te ... mi suona familiare...
-ti permetti pure di dirmi che non c'entri niente se Gabri se ne va in mezzo alla notte!!
come non c'entravi niente mentre rompevi il cazzo a lei e a me a Madrid con le tue menate sonolombelicodelmondo
-torni pure a Palermo...
non ho parole.

da cui deduco che
-non sei la donna di cui sono innamorata
(lo so da molto ma non riuscivo a staccare l'immagine ideale dal tuo sopporto fisico)
-sei parecchio stronza, che lo faccia apposta o che sia perfettamente idiota non fa nessuna differenza.
mi fa schifo assistere impotente alla rovina dell'immagine ideale che avevo costruita su di te.
-mi tornano in mente mille modi in cui ho provato a stimolare reazioni tue, partecipazione, un segno di vita, un'accenno d'interesse... niente... linea piatta...
l'unica constante nella tua vita è Palermo...
e intanto ad ogni mossa tua, e l'incontro con Gabri (che ha stimolato l'unica reazione alla quale abbia mai assistito!) è stato illuminante: cascano interi pezzi della chimera che mi ero costruita su di te. e giù in fracasso!
e ti riveli per ciò che sei e che ho sempre rifiutato di vedere: una bambina stronza egocentrica.

-forse è il caso che ci vediamo.
cosi mi posso confrontare con te alla luce della nuova personalità che hai sforata.

mi sento incazzata, triste, ferita e sopratutto sconcertata.





14.3.13

"chi è Giulia per me?"



60. La Delimitazione - Limitare

Il lago ha un'estensione limitata. Se vi entra una maggior quantità d'acqua esso trabocca. Bisogna perciò porre delle barriere.Nell'immagine vi sono acque sopra e acque sotto, ma tra esse è posto come barriera il firmamento.
La parola cinese per delimitazione significa propriamente le solide giunture che suddividono il fusto del bambù.
Nella vita quotidiana s'intende con questa parola la parsimonia che pone limiti fissi alle spese. Nella vita morale sono i limiti fissi che il nobile impone alla proprie azioni, le barriere della fedeltà e del disinteresse.


LA SENTENZA
Delimitazione. Riuscita.
Amara delimitazione non va esercitata con perseveranza.

Le barriere sono penose e tuttavia hanno qualche efficacia. Se si è parsimoniosi in tempi normali, si è armati per i tempi del bisogno. Trattenersi vuol dire risparmiarsi umiliazioni. Ma le barriere sono altrettanto indispensabili per regolare la vita del cosmo. La natura ha limiti fissi per estate e inverno, giorno e notte, e da questi limiti l'anno riceve il suo significato. Cosi la parsimonia fa in modo che i beni siano conservati mediante limiti fissi nelle spese e ottiene che gli uomini non vengano danneggiati.
E' però necessario mantenere la misura anche nella limitazione. Se si volessero imporre alla propria natura limiti troppo severi, essa ne soffrirebbe. Se si volesse spingere troppo oltre la limitazione degli altri, essi si rivolterebbero. Perciò occorrono limiti anche nel limitare.


L'IMMAGINE
Al di sopra del lago vi è l'acqua:
l'immagine della delimitazione.
Cosi il nobile istituisce numero e misura
e indaga che cosa siano virtù e retto cammino.

Il lago è qualcosa di finito; l'acqua è inesauribile. Il lago può contenere solo una certa misura dell'infinita quantità di acqua. In ciò consiste la sua peculiarità. Nella sfera umana separazioni e barriere contribuiscono a dare all'individuo il suo significato. Si tratta allora di fissare con tutta chiarezza queste separazioni, le quali sono, per cosi dire, la spina dorsale della morale. Le possibilità illimitate non sono fatte per l'uomo. Cosi la sua vita non farebbe altro che dissiparsi nell'illimitato. Per diventare forte, l'uomo deve istituire volontarie barriere di doveri. Solo circondandosi di queste barriere e imponendosi liberamente la norma del dovere, ogni uomo acquista valore quale spirito libero.

Sei al quarto posto significa:
Delimitazione appagata. Riuscita.

Ogni limitazione ha il suo valore. Ma quando questa limitazione richiede uno sforzo costante, allora comporta un eccessivo dispendio di energie. Se però la limitazione è qualcosa di naturale (cosi per esempio è nella natura dell'acqua lo scorrere verso il basso) allora essa conduce necessariamente a successo perche in questo caso significa un risparmio di forze. L'energia che altrimenti si esaurisce nella vana lotta con l'oggetto, va tutta a beneficio della causa e il successo non può mancare.







5. L'Attesa (Il Nutrimento) 

Tutti gli esseri hanno bisogno di essere alimentati dall'alto. Ma l'elargizione di nutrimento ha il suo tempo e bisogna attenderlo. Il segno mostra le nuvole nel cielo, dispensatrici della pioggia che allieta tutto il mondo vegetale e fornisce all'umanità cibo e bevanda. Questa pioggia verrà a suo tempo. Non si può costringerla a scendere, bisogna attenderla. L'idea dell'attesa è inoltre suggerita dalle qualità dei due segni primordiali: dentro forza, davanti ad essa pericolo. Forza davanti a pericolo non agisce precipitosamente ma sa attendere, mentre debolezza davanti a pericolo si agita e non ha la pazienza di attendere.


LA SENTENZA
L'attesa.
Se sei verace hai luce e riuscita.
Perseveranza reca salute.
Propizio è attraversare la grande acqua.

L'attesa non è un vano sperare.Essa ha la certezza interiore di raggiungere la meta. Unicamente questa certezza interiore dà la luce che conduce alla riuscita. Ciò porta alla perseveranza che reca salute e conferisce la forza per attraversare la grande acqua.
Un pericolo ci sta dinanzi e bisogna superarlo. Debolezza e impazienza non possono fare nulla. Solo chi è forte potrà affrontare il proprio destino, poiche egli è capace di persistere nell'attesa grazie alla sua sicurezza interiore. Questa forza si manifesta in una sincerità inesorabile. Solo se si sanno vedere le cose come sono, guardandole in faccia, senza inganni e illusioni, dagli avvenimenti nasce una luce che indica la via per riuscire. A ciò deve seguire un'azione risoluta e perseverante, poiche soltanto andando decisi incontro al proprio destino si può venirne a capo. Allora è possibile attraversare la grande acqua, cioè prendere la decisione e superare il pericolo.


L'IMMAGINE
Nubi salgono nel cielo: l'immagine dell'attesa.
Cosi il nobile mangia e beve, ed è lieto e di buon umore.

Quando le nubi salgono nel cielo è indizio di pioggia. Non si può fare altro che attendene la caduta. Cosi avviene nella vita quando un destino si prepara. Fintanto che il momento non è ancora maturo non bisogna darsi pensiero ne voler plasmare il futuro intervenendo e affaccendandosi; si deve invece accumulare tranquillamente forza per il corpo, mangiando e bevendo, e per lo spirito, stando sereni e di buon umore. Il destino giunge spontaneo, da sè, e allora si è pronti.



8.8.12

Amore mio

BELLA
femminile, muscolosa, un po'ciccia, bellissimo viso, un po' più alta di me

CONSAPEVOLE
mette a frutto la sua lucidità per migliorare e stare bene,

INNAMORATA DI ME e DIMOSTRATIVA

DIVERTENTE
PLAYFUL

Parla più lingue

LIBERA
di schemi mentali sociali, naturista,

INDIPENDENTE
emotivamente, economicamente,

SANA

più o meno la mia età

Ama le coccole, fare l'amore, farsi leccare, ballare, il mare, 

REIKI

VIAGGIA

CREATIVA
nella vita quotidiana, nel rapporto d'amore quotidiano, nel pensiero

NON FUMA






29.7.12

il pleut sur la ville


mi sento abbattuta.
Ci potevamo vedere venerdi sera ma ”forse viene ale” era più importante del decidere di vedermi.
Perche mi hai dato quel bigliettino?
Lunedi vai al mare e non manifesti voglia di andarci con me.
Ci potremo pure vedere venerdi sera allo shiatsu, anche con valentina, perche no? (è una domanda vera: vorrei capire cosa provi.)
“Ci tieni a me” ma non dimostri nessuna voglia di invitarmi nella tua vita.
Mi ferisce.
Forse leggo male i segni?
La mia intuizione mi ribadisce che non ami me ma l'amore che ho per te.
Non so come accettarlo. Mi fa male.
Penso a te e capita che ti chiami Katell...
Penso a mio padre e alla sofferenza che provo di fronte alla sua assenza di manifestazione di amore nei miei confronti.
Non hai tutte le colpe se oggi soffro cosi tanto l'abbandono.
E' anche grazie al modo in cui mi hai trattato e alla rabbia e al dolore che provo che cerco oggi di cambiare il corso della mia vita.
Per questo ti cerco: per trovare un'alternativa alla fugga ma mi scontro con il palese fatto che non mi ami e che non condividi con me e provo di nuovo rabbia e dolore.

Cosa intendi con “mi sento un'idiota”? (me l'hai detto insieme a “la frase del blog non era riferita a te.”)
cosa provi ora?
Io sono nel letto e mi ritrovo addosso la stessa sensazione della notte passata qui insieme a te mentre non eri con me... è molto brutto e mi sento molto triste.
Io vorrei trovare in te un'alleata per aiutarmi a trasformare il dolore.
Dici che non vuoi tornare alla relazione che avevamo prima...
Io voglio un rapporto con te ma se non ci vediamo non si può creare o trasformare.
Voglio un rapporto reale, voglio fare l'amore con te perche sento molto forte la tensione sessuale fra noi ed è bella e non vedo motivo per ignorarla e voglio il tuo abbraccio per poter piangere. So che il lavoro è faticoso e vorrei poter contare sulla tua accoglienza/presenza.
Io voglio coltivare insieme a te quel che sento per te e lasciarlo crescere da se, senza aspettativa tranne la tranquilla certezza che siamo in 2 a curare l'amore fra noi e che se una vacilla, l'altra c'è.
Mi rende molto triste non sentirmi in posizione di dirti che ho bisogno del tuo aiuto mentre sai (spero che senti) che hai tutto il mio.

...

alla luce delle lacrime della nottata, della solita morsa del diaframma, delle tue azioni e delle tue parole, devo arrendermi all'evidenza:
non sono importante per te.
non abbastanza da voler condividere.
cosa devo fare?
come ascoltare il mio cuore innamorato e lasciarti perdere allo stesso tempo?
... sigh...





21.7.12

love and happiness... next!


il consiglio è di essere onesta con me stessa e con gli altri...
la cosa che mi turba è che ho detto (scritto) la stessa cosa a Giulia qualche giorno fa.
il consiglio non era richiesto ne da parte mia ne da parte sua.
pare che gli altri ci fanno da specchio
... mi chiedo se gliel'ho detto perche lo sento valido per me.
eppure ho la sensazione di vivere in modo abbastanza onesto.
Provo ad ascoltare il mio cuore e saperne riconoscere i battiti... non è sempre ovvio e con te non è stato affatto perche sentivo cose contrastanti.
sento il tuo cuore e sei bellissima ma sono troppo rigida per accettare le tue scelte di vita, figuriamoci per agiustarmici. per questo per mi era impossibile pensare di stare insieme a te completamente.
A me sembra che non abbiamo ancora sciolto la sofferenza se usciamo da queste chat attristite!
io mi sento triste perche sento la perdità di qualcosa di bello pero non ero (e non sono tuttora) in grado di accoglierlo o di modificare la mia vita per viverlo.

alcune parole tue mi turbano perche non corrispondono a ciò che io sento.
non credo che non mi abbia mai amata. io ho sentito che mi amavi e anche che eri innamorata. tu hai sentito che ti amavo, a volte si a volte no...
continuo a pensarci e davvero mi dispiace averti ferita.

mi chiedo anche perche sono sempre io a dover fare lo sforzo di capire l'esigenza altrui di fedeltà e mai gli altri a cercare di capire la mia non-esigenza di fedeltà!
come fosse scontato di base che io sono dalla parte del torto!
ricordo il tuo discorso sull'amore e la fedeltà ma non sono d'accordo, nel senso che non lego io amore e fedeltà, infatti avevi messo te in ballo la fedeltà dando dello stronzo a william...
poi hai detto che era stronzo perche stava con sua moglie senza amarla e che non volevi essere messa sullo stesso piano di lui qdo ti ho detto che mi ha fatto male la tua storia con giorgia.
Che te frega della vita che fa william e delle sue scelte? che ne sai se ama sua moglie oppure no? perche devi chiamarlo stronzo se non ha niente a che fare con te?
se tu sentivi che non ti amavo e tu non mi amavi... perche ci vedevamo? Eravamo dunque 2 stronze che si frequentavano, trombavano senza senso? non è una visione che mi piace e non è quel che sento qdo ripenso a te, a noi.
non ti metto sullo stesso piano di william perche questo piano lo crei tu, non mi appartiene. sei tu che gli dai dello stronzo! a me piace e mi piace anche scoparci! e non ha niente a che vedere con te, ne con giulia ne con la prossima.
anzi mi rendo conto che ora non ho piu voglia di scoparci perche non è amore e non mi fa molto bene. ma mi serviva.
con te era amore ed era bellissimo.

ti ho abbandonata e tradita alla tua insaputa.
non ti ho abbandonata.
sono andata via per lavoro, era una opportunità meravigliosa e sono proprio felice di quell'anno.
abbiamo deciso insieme di vedere come va qdo sarei tornata.
certo ti ho detto che non ero innamorata, come mi hai sempre detto che tu non lo eri...
e io rimango convinta che abbiamo mentito ambedue perche questa frase mi ha fatto tanto male quanto a te. Mi dispiace.
e si ti ho tradita e si ho perso il capo per la rossa e su questo non ho ne scuse ne spiegazioni anche se posso ricamarci mille interpretazioni. è capitato.
so che mi sono comportata male con te nel mentirti ma sentivo che se ti parlavo di lei ti perdevo e  non era un'opzione che ero pronta ad affrontare.

mi dispiace averti ferita perche so cosa vuol dire patire quel dolore e mi auguro di avere relazioni in cui possiamo parlare e vivere in pace.
ma mi sono stuffata di fare la parte della stronza solo perche me ne frego della fedeltà.
non mi fa paura e non la rifuggo, semplicemente non la considero. so che sono una zoccola (se cosi lo vogliamo chiamare) e mi va bene cosi e non voglio più compromettere la mia integrità con persone che non sono in grado di accettare che io possa amare più persone contemporaneamente.

un po mi dispiace che tu non dimostri nessuna voglia di vedermi, ma conoscendoti, so che fa parte del pacchetto e amen.
lo stesso pacchetto che non mi permette di contemplare una relazione di coppia con te.
lo stesso pacchetto che mi fa ammirare il tuo cuore, perche sei di quelle poche persone che sento profondamente e che amo e che mi fa continuare a cercarti anche se la sensazione è che viviamo su pianete diverse.
lo stesso pacchetto che devo accettare completamente per avere una relazione con te e non ho voglia di litigare o discutere le nostre scelte di vita. ne possiamo parlare, condividere ma non ho piu voglia di giudizi nel confronto.

18.7.12

elogio dello struzzo


CARPE DIEM


se morissi stasera, sono apposto con le mie scelte?
si  :)
mi conforta questa certezza: sono contenta della mia vita.
ho solo un paio di cose che mi piacerebbe sistemare prima di andare ma fondamentalmente sto bene.

non dire una parola che non sia d'amore.



(TROIA!)

NO, non è stato bello, è stato doloroso e lo è tuttora.
NO, non poteva essere meglio. io ho fatto del mio meglio per accoglierti e tristemente avrai fatto del tuo meglio (e se non lo hai fatto, sei una stronza, siamo sempre li)
può esserlo. voglio scegliere la mia vita ora! senza condizionali.
non m'interessa una relazione carina! (tanto meno con te)
voglio una relazione MERAVIGLIOSA!
non lo è.
è dolorosa anche nell'assenza di rapporto.
mi stavo ripigliando (distraendo dalla raltà? riprendevo quasi contatto con l'amore che posso sentire per te) qdo ho trovato la frase del tuo blog (che forse manco mi riguarda!) che mi ha riportato su tutta la rabbia, come mi mollassi una seconda volta.
ti comporti da troia per 9 mesi, mi molli con una scusa disgustosa (perche suppongo fortemente non fosse quella del tuo cuore, era troppo ragionevole) e devi pure ribadire il concetto d'indifferenza a distanza...
non riesco a ricavare senso da nessuna delle tue scelte (con me) e non riesco a mandare giù il tradimento.
"- a te non mento!
- è solo una questione di tempo..."  porca troia!

sono così fuori di me perché...
perche sono morbosamente attaccata alla bellezza?
perche sono ancora innamorata dell'idea che avevo di te?
perche non ho capito fino in fondo perche mi sono lasciata trattare così male cosi a lungo.
perche ho ancora voglia di una relazione d'amore con te?
perche sento l'ingiustizia dell'amore negato mentre ero completamente tua.
perche questo dolore non è solo fatto tuo ma sono anche vecchie ferite riaperte.
perche il mio ego non è pronto ad accettare il tradimento.

ora sento ancora così bruciante il dolore che ho voglia di farti male.
So che è inutile, anzi anche nocivo, alimentare il dolore (e la distanza fra noi e quella fra me e me)
ma sono ancora li. ti chiedo perdono e pazienza.

...quindi?
star di betleem
holly
chestnut bud
walnut
in brandy sublinguale

HAUT LES COEURS!


28.6.12

BREATHE


Le Vampire


Toi qui, comme un coup de couteau,
Dans mon coeur plaintif es entrée;
Toi qui, forte comme un troupeau
De démons, vins, folle et parée,


De mon esprit humilié
Faire ton lit et ton domaine;
— Infâme à qui je suis lié
Comme le forçat à la chaîne,


Comme au jeu le joueur têtu,
Comme à la bouteille l'ivrogne,
Comme aux vermines la charogne
— Maudite, maudite sois-tu!


J'ai prié le glaive rapide
De conquérir ma liberté,
Et j'ai dit au poison perfide
De secourir ma lâcheté.


Hélas! le poison et le glaive
M'ont pris en dédain et m'ont dit:
«Tu n'es pas digne qu'on t'enlève
À ton esclavage maudit,


Imbécile! — de son empire
Si nos efforts te délivraient,
Ses baisers ressusciteraient
Le cadavre de ton vampire!»

Charles Baudelaire

23.6.12

Ultimi regurgiti prima dell imbarco


Pensavo di venire da te domenica e darti le chiavi di casa mia.
Poi domenica mattina qdo mi hai scritto che “ti sentivi strana” ho pensato “a'riborda, ma vaffanculo, manco vengo stasera, vai a ritrovare valentina e rimanici, vi possa ingoiare il vesuvio, maledette stronze”

...perche uscendo dalla seduta con Carlos, davanti a me c'era un camion con la scritta “Noemi is an angel”? Ho pensato “forse lei è venuta per salvarmi, per rapirti e togliermi dalla merda in cui sto affogando visto che io non sono in grado, malgrado gli innumerevoli segni, di prendermi cura di me.”
L universo sta provando a dirmi qualcosa?
Ora mi hanno pure rubato la bici! (non la mia chiaramente!) ... a cancellare ogni segno.
Evidentemente qualcosa si è alzato fra noi fin dall inizio...

io mi sono innamorata del cuore che mi hai mostrato in silenzio e subito è scomparso e ho dovuto relazionarmi con una stronza bugiarda immatura zoccola. Il dolore è forte. Penso a te e mi viene il vomito.
Mi si stringe la gola, mi si frantuma il petto, mi si ribalta lo stomaco e devo rimettere.
Buttare fuori le illusioni, il dolore della perdità.
Ora mi fa anche schifo il tradimento fisico.

Ripenso al clip che hai fatto con foto di me...
Hai tempo per fare ste cazzate ma non il tempo di rimuovere la foto di valentina? A che cosa pensi? (Magari anche te ti rapporti a me non in qto persona ma in quanto idea...)
e ti pare normale che debba io coprirla? Ti sembra un gesto normale? Per me è come se rompessi uno dei tuoi oggetti perche lo trovo brutto! … che non ti sia sembrato fuori luogo mi turba. Che non abbia capito (o voluto prendere in considerazione) come mi sentivo io per arrivare a farlo mi fa un po schifo, come ogni prova del tuo scarso impegno in questa relazione. E mi fa male.
Non ti disturba scoparmi per 9 mesi senza amarmi, ma l ultima notte, non mi puoi neanche baciare perche “ti sentiresti strana” dopo avermi detto che finalmente hai preso coscienza che questa storia non t interessa abbastanza... bha... sei proprio una stronza. Perche qdo non mi vuoi baciare o scopare... è perche la dai a un'altra. Strano senso dell esclusività... stronza.

Ora si mischiano sentimenti. Mi fai schifo e sento fisicamente la chiusura, la repulsione pero a volte ho voglia di ritrovarti, di abbracciarti di baciarti, di fare l amore con te, di amarti. Ma la fantasia finisce sempre con me in lacrime perche non posso proseguire perche non mi fido,  non posso piu stare con te, non posso piu relazionarmi a te. Perche non sei mai stata (con me?) quella di cui sono innamorata.
“i'm having a hard time getting over the relationship we were never in.”
di nuovo mi viene riproposta la dualità fra il principioo di realtà e la via del cuore.
Io sento qualcosa in te e m'innamoro ma la realtà mi propone un altra versione alla quale ho provato di resistere, fidandomi di quel che sentivo... ma la realtà è che no mi ami. Ho fatto tutto da sola? Per 9 mesi? Non credo completamente. Sei anche una stronza.
Sono ancora innamorata del cuore che ho sentito (o creduto di vedere) e la frattura fra quel che sento e quel che è mi è molto dolorosa.
A volte sento compassione e ti amo lo stesso perche posso relazionarmi a come (forse) ti senti, ma sono troppo ferita per riuscire ad accoglierti.
Io devo imparare a badare a me stessa come prima cosa (e tu ad essere onesta con te stessa e di conseguenza con gli altri... ma non mi riguarda piu.)



ma già avrei dovuto capire qdo avendo tutta  Roma da farmi scoprire
hai scelto di portarmi a sedere su una panchina affacciata sul muro...


18.6.12

慈 悲 の 心


l'arrendersi nelle relazioni personali.


È vero che soltanto una persona inconsapevole tenterà di usare o di manipolare gli altri, ma è ugualmente vero che solamente una persona inconsapevole si farà usare o manipolare.
Se resistete o lottate contro il comportamento inconsapevole negli altri, diventate anche voi inconsapevoli.
Ma abbandonarvi non significa che vi lascerete usare da persone inconsapevoli. Per niente. 
È perfettamente possibile dire «no» fermamente e chiaramente alla persona o
allontanarsi dalla situazione, essendo nello stesso tempo in uno stato di completa non resistenza interiore.

Quando dite «no», ad una persona o ad una situazione, lasciate che venga non da una reazione ma da una percezione, da una chiara comprensione di ciò che è bene o no per voi in quel momento.
Lasciate che sia un no non-reattivo, un no di alta qualità, un no libero da negatività e che per questo non crea ulteriore sofferenza.
Se non potete arrendervi, intraprendete immediatamente un'azione:
parlate o fate qualcosa per portare un cambiamento nella situazione oppure andate via. 
Prendete responsabilità per la vostra vita.
Non inquinate di negatività il vostro bellissimo e radiante Essere interiore e neppure la Terra. 
Non create nessuna forma di infelicità in nessun luogo nel quale abitate.




16.6.12

SPRING

andare in bicicletta per la città
scrivere poesie
fare shiatsu
fare reiki
organizzare
ballare
cercare pietruzze
cercare regali
odorare profumi
fare le bancarelle, mercati
pensare di creare arte
andare al cinema da sola
andare a firenze e ritrovare gli amici
nuotare
farmi un tè e sorseggiarlo sul balcone o sul divano ascoltando blues
trovare un gruppo in piazza che suona blues o riff rock
ascoltare beach boys, hair, grease
leggere un libro bellissimo






13.6.12

OK

Sono ancora follemente innamorata
non ti voglio più vedere ne sentire
mai più
vaffanculo
Amore mio



12.6.12

sex, lies and mortaccitua

Mi chiami con l'ansia a mille per dirmi che stai male perche stai per sottostare alla furia di valentina a cui a mentito per 6 mesi...e mi dici dal cuore che continui a pensare a tornare con lei... ignorando che ci stiamo "frequentando" da 6 mesi e che forse io credevo fossimo insieme e che tu stessi lavorando su questo tuo rapporto con valentina per stare con me serenamente... bha...
Ti fai fare il tatuaggio mentre stai a palermo... un'altra cosa che condividi con lei e non con me.
Qdo ti dico che voglio provare a "frequentarti" piuttosto che a stare con te, per serenità mia, perche tu non ti dimostri disponibile per il tipo di rapporto che voglio io, mi chiedi chi ho incontrato! come non esistesse l'opzione che semplicemente questo nostro rapporto non sia soddisfacente in se.
Non ho bisogno di un'altra persona nella mia vita per capire che mi tratti di merda e che vorrei un altro tipo di rapporto con te ma se non t'interessa impegnarti, se non t'interessa condividere con me, mi rimane solo da accettare la situazione cosi com'è cioè frequentarti come trombamiche perche fondamentalmente è cosi che mi ha trattata alla faccia dell'amore mio, o levarmi di culo.
Mi rispondi in modo acido e cattivo mentre mi rifiuto di mangiare i stupidi cannoli perche sono insofferente perche non hai ancora rimosso sta cazzo di foto malgrado te l'abbia chiesto ripetutamente... anche questa volta ho pensato di alzarmi e andarmene. Non l'ho fatto.
Fumi accanto al bagno qdo c'è daniela ma con me ti permetti anche di fumare a letto!! non ho parole.
Non si spiega perche mi menti pure mentre mi molli.
Da come ti sei presentata finora, ho forti sospetti che ora stia scopando noemi pur continuando a inciucciare con valentina... ma allora che bisogno c'era di mentirmi al riguardo? tanto mi volevi fuori dalle palle, cosa cambia dirmi il perche?
La bugia ha tante sfumature/ragioni di essere; di solito si fa per proteggersi, per quiete vivere... mi auguro non lo faccia con lo scopo di ferirmi. In quel caso, cosa volevi salvaguardare? non lo fai per prenderti cura di me perche mi stai mollando cmq! o è la stessa tattica adottata con valentina?
In ogni caso lo trovo un altra prova di mancanza di rispetto nei miei confronti.

Certo devo capire che la rabbia è mia, che tu sei solo un'adolescente alle prese con le proprie scelte e la propria integrità...
Ma non mi sta bene farne le spese.
Ogni tanto mi ripiglio e mi fai tenerezza e mi dispiace ferirti e ho addirittura voglia di accoglierti... ogni tanto mi sento io cosi ferita che ho voglia di risponderti a tono e farti male. A volte rimpiango non averti risposto subito a tono, ho sempre preso su di me, ho sempre fatto la parte della pazienza e della comprensione... ma evidentemente ti sfugge... o meglio, non te ne frega niente!
Sono arrabbiata con me per essermi trattata cosi male e non averti detto/fatto capire immediatamente qto il tuo comportamento fosse inaccettabile.
Non l'ho fatto, abbagliata dalla luminosa potenzialità che vedevo in te...
Devo risolvere quest'aspetto in me della sottomissione, della passività che passa per pazienza/comprensione.
Voglio parità. Condivisione. Rispetto. Fiducia.
Inizio da me stessa.










8.6.12

IT'S JUST AN ILLUSION


P. mi fa notare che sono innamorata di una che non c'è mai stata.
Non c'è differenza fra questa volta e le volte in cui mi sono innamorata dopo la fine della storia, perche questa nostra storia non è mai iniziata.

Il tradimente totale.
Non sei quella di cui sono innamorata.

Sono incazattissima perche non sei Quella ma non posso essere incazzata con te perche non è colpa tua se non corrispondi alle mie aspettative.
In un certo modo, particolarmente schiaffeggiante, avevi ragione che non me l'ha ordinato il dottore di rimanere delusa...
D'altro canto, hai partecipato all'elaborazione delle mie aspettative... consapevolmente perche le ho condivise con te e ci hai giocato al tuo vantaggio (qualsiasi fosse.)
Il tradimento, la mancanza di rispetto rimangono fatto mio.
Anche se mi hai trattata male cmq ma mi sono lasciata fare, consapevolmente, ripetutamente.
La lista è spaventosa (non essendo manco completa) e più spaventosa ancora la sensazione che non sono in grado di badare a me stessa perche le mie chimere mi rapiscono talmente completamente che non sono sicura di non seguirle di nuovo!

sogno che volo. devo andare all'aperitivo shiatsu e sono in ritardo, non sono pronta, sono ansiosa, corro e volo prendendo slancio sulle pietre enorme grigie bucate (vulcaniche? assomigliano a quelle della meditazione di ieri) ho i mocassini blu a punta e mi sento troppo figo perche volo in altissimo e velocissimo mi gonfio il petto mi sale l'hybris in testa e all'improvviso sono riportata giù con violenza.
mi fa molto male e ho voglia di piangere, ho 2 cose al collo come per marcare gli ucelli, qualcuno mi dice che devo cadere, che non mi fa bene volare cosi in alto che devo cadere per imparare (?)... mi fa molto male ma da sveglia col bruciore al petto capisco che qualcuno (un io più saggio nel sogno) mi protegge e che in effetti devo cadere e battere la testa finche capisca.







6.6.12

Ho sognato mio padre



Mi sveglio con il petto strettissimo e voglia di vomitare.
Penso a te.
Sono arrabbiatissima. Da una settimana. Non mi passa.
Ho voglia di vomitarti addosso.
Ho pensato di ridarti Lalla, i tuoi cd spezzati, la maglietta che ho fatto di te con la tua faccia bruciata, le lenzuola lacerate...
Non lo faccio.
Come quando mi hai detto “te l'ho anche già detto, ve'?” mi è salita una rabbia che ho dovuto controllare per non colpirti o sputarti in faccia. Poi stavo per alzarmi e andarmene poi per risponderti a tono e mandarti a fanculo pesantemente rinfacciandoti le tue carenze. Invece sono stata zitta perche come ti ho detto l'altro giorno, non voglio una relazione in cui le parole volano a cazzo.
Io voglio una relazione d'amore un cui ci prendiamo cura di noi e le parole fanno parte dell'amore.
Evidentemente non sei in grado ora.
Mi fa male. Devo accettare che non mi fa bene stare con te perche i fatti dicono che sei una stronza bugiarda che non mi rispetta minimamente.
La lista delle prove è lunga. Forse te la devo anche allegare perche ogni tanto penso che sei una stronza stronzissima, ogni tanto penso che forse manco ci arrivi e non sei manco consapevole del modo indegno in cui mi tratti.
Mi fa male perche ho l'impressione di aver sprecato i primi 9 mesi del mio soggiorno a Roma e che quest'incontro ha rovinato il mio rapporto con la città. Ho già voglia di andarmene mentre mi ricordo di averti detto che mi volevo stabilire; in un rapporto d'amore e l'amore eri tu.

I sentimenti per te (la rabbia) sono molto legati a mio padre. L'abbandono nella presenza quotidiana. La mancanza totale di affetto, di rispetto, di presenza, e la mia disperazione, la mia rabbia.
Con lui non ho mai potuto reagire/parlare perche ero pietrificata dalla paura. Con te non l'ho fatto, un po' annebbiata dal folle innamoramento che mi rapiva, un po' per la volontà di prendermi cura di te.
Ancora ora la rabbia fissa lascia ogni tanto spazio a pensieri compassionevoli e mi dico che se sei così disperata da cercare l'amore di tutti ad ogni costo e se torni sempre da me perche sai che li lo troverai sempre, perche te lo dovrei negare?
La risposta è molto semplice e l'ho sempre saputo: non sono gesù cristo!
L'amore incondizionato è una roba divina, c'illudiamo che sia anche materna... forse lo è, forse sta là il nodo del mio problema con la maternità... altro discorso...
Fatto sta che io non sono in grado di amarti incondizionatamente. Non ora.
La condizione del dare senza ricevere mi è ora insopportabile, che si tratti di mio padre, di te o dello Stato. La mia rabbia è tale che si estende ad ogni forma che nega la mia esistenza, anzi non la nega ma la usa in una palese assenza di rispetto. E non lo accetto più.
Ci sto male perche ero follemente innamorata di te (anche se mi sfugge il motivo visto che fin dall'inizio mi hai trattata di merda) e mi sono controllata molto per accoglierti e starti vicina, non che mi sia costato, bada bene: lo facevo con entusiasmo perche ho sempre sperato che tu capissi... ma non puoi capire in 9 mesi... non puoi capire con una sola persona... ti serviranno altre tresche, altre relazioni, altri amori spezzati prima di realizzare chi sei e cosa vuoi.
Ci sto male perche so che se sento ancora tanta rabbia è perche ancora non me ne frego e soffro la perdità. Devo solo ricordare che non perdo te (o almeno perdere te è la miglior cosa che mi possa cpaitare perche sei effettivamente una stronza -non importa che lo faccia apposta o che sia smarrita o altro, io ne esco ugualmente ferita e devo badare a me) perche non ci sei mai stata. Sono stata innamorata delle mie solite chimere...
Ancora qui la mia rabbia è controllata perche quel che mi risuona dentro ultimamente è:
sei una stronza, bugiarda; mi fai schifo; non farti vedere ne sentire mai più; puoi anche morire,
VAFFANCULO!

Non hai rimosso la foto di valentina malgrado te l'avessi chiesto ripetute volte.
Forse non lo sai, ma se ti chiedo qualcosa del genere, vuol dire che sono proprio arrivata al limite della sopportazione. Più volte ho pensato: "ora arrivo a casa sua e se c'è ancora sta foto maledetta, me ne vado, senza una parola." Poi ho pensato che forse avevi bisogno di tempo, ignorando i miei.
Questo è stato un segno molto chiaro di assenza di rispetto per me, per i miei sentimenti. E si spiega tanto meno che mi era sembrato di capire che avessi vissuto la stessa esperienza...
Sei proprio una stronza e hai anche avuto i nervi di dirmi “non ho avuto tempo” !! ma misuri l'assurdità di questa bugia?! Sei una stupida stronza!
Non siamo amiche su FB... è un dettaglio tranne che il motivo: non lo siamo perche nessuno poteva sapere che ci frequentavamo perche non volevi che valentina lo venisse a sapere! Ma vaffanculo!
Non ci possiamo vedere qdo vengono le amiche di valentina, perche, per carità, non devono sapere!
e valentina piomba nella tua vita qdo cazzo le pare e tu ci stai e io devo sparire!
Non puoi venire in vacanza con me perche ti senti in difetto rispetto a valentina?! Dopo 7 mesi che l'hai lasciata?! Ma allora non conto proprio un cazzo! Non stai con me! Stai con lei! Non prendi vacanze parlandomene perche non vuoi fare progetti con me perche ti senti in difetto rispetto a valentina... di nuovo?! E con me devi lavorare e gli unici giorni di permesso che prendi, sono per andare in Sicilia!!! ma CAZZO! sono scema io di pensare che possa cambiare questa situazione! VAFFANCULO! stronzissima!
Ancora dopo 9 mesi, dici ancora “ci frequentiamo” … davvero non t'interessa un cazzo di questa relazione. E ti posso piacere, così per un mese, scopiamo e finisce là. Ma dopo 9 mesi?! Che cazzo ti passa per il capo?! E che cazzo hai nel cuore sopratutto? succo di rapa?
Ti scopi federica, non me lo dici, smetti di farti sentire, non ci vediamo più per 3 settimane...
nei fatti mi molli (si saprà dopo, perche questa ti ha chiesto esclusività e tu, chissa per quale motivo hai accettato...!! sei davvero scarsa, oltre che stronza) e manco me lo dici?! Ma cosa pensavi di fare? Cosa speravi succedesse?! E che posto ho io nella tua vita? Sei un idiota in più di essere una stronza! Fottiti!
Devo capire che tu abbia bisogno di spazio e lasciarti vivere come desideri ma tu non vuoi sentire delle mie turbe interiori con mio padre e come provo a riconciliarmi con il maschile? Si, passa anche attraverso il sesso, non so esattamente perche ma cosi è e io voglio una relazione di scambio e accoglienza, non di costrizioni e preconcetti. Fanculo! te e le tue stupide pretese di esclusività senza condivisione! sei proprio una stronza!
Ogni volta che ti dico che non ne posso più e che è meglio smettere, torni a piagnucolare la disperazione, che non ti devo lasciare che vuoi stare con me, che ora è cambiato... ma che cazzo sarà cambiato in 2 giorni?! ma vai a cagare! la scenetta della vittima che non sa cosa sta facendo non è più credibile. sei solo una grandissima stronza.
Giochi al pratino mentre stiamo insieme invece di condividere con me. Mi fa impazzire che dimostri talemente poco interesse a stare con me, a raccontarci, a leggerci, a passeggiare ma che preferisca la distrazione più idiota alla mia compagnia.
Non leggi il libro che ti regalo, manco ascolti il file che ti ho preparato...
Hai anche alzato la mano su di me un paio di volte! …
Non mi porti a giro per la tua città, non mi fai vedere i posti a te cari, i posti che ho visti finora le ho scoperti grazie a Sara, al Soffio e alla Quattromani che mi portano in giro.
Non vieni a dormire da me. Perche? Ti senti ancora in difetto rispettoa a valentina, stronza?!
Manco qdo mi molli sei capace a dirmi la verità: ti ho chiesto se c'entrava noemi nei tuoi subbugli e te: “no... non credo” … NON CREDI?! Ma a che cazzo pensi?! Davvero non ce la fai ne a mentire ne a dire la verità?! Sei veramente scarsa e stronzissima!
Mi ferisce la mancanza di fiducia che hai nei miei confronti, la mancanza di rispetto che palesi per l'amore che ti ho dimostrato, e il disinteresse di cui fai prova per il nostro rapporto.
Questa è davvero troppo! Volevi un primato? Sei davvero la persona piu stronza con cui abbia avuto a che fare. E sei anche stupida. Strana combinazione! e quest'oscillazione schizofrenica rende il tuo comportamento particolarmente odioso.

Mi sento invasa da un raptus del tipo “uomini e donne”, mi fa male questo paese? O semplicemente per la prima volta ero innamorata mentre frequentavo il mio amore e la delusione mi colpisce piu direttamente?
“non te l'ha mica ordinato il dottore di rimanere delusa” … ma misuri le tue parole?!
Ti rendi conto che questa frase vuol dire che sono scema di rimanere delusa (il che sotto-intende che la nostra relazione non ha nessun importanza) e cha te non frega niente ne di me ne del nostro rapporto?!
Non mi meriti. Ho sempre trovato questa frase stupida, ma oggi la sento. Sei stata veramente una stronza approfitando del fatto che ero disposta a lasciarti lo spazio di fare quel cazzo che volevi... a patto di rispetto/fiducia/amore reciproco... ma non c'è. niente. none of the above. non c'è mai stato.
Mi ferisce di essermi illusa e lasciata manipolare così a lungo da un stupida stronzetta.
È finita. Grazie di avermi liberata di tale zavorra e VAFFANCULO!
spero anche che soffra di gastrite o quel che ti pare e che il sesso faccia schifo.
vaffanculo


4.6.12

la ballata del pulcino minchia


stavo sulla falesia guardavo il cielo
il vento negli occhi consideravo di volare
l'odore dolce del mare mi ha fatto avvicinare
nell'acqua profonda il cétacé mi guarda e batte le ciglia

vola Pulcino mio
ti ricevo io!
sento il mio cuore sollevarsi
in un'attimo
mi schiaccio a terra

il mento aperto la zampa torsa
risalgo la falesia
nell'acqua profonda il cétacé mi guarda e batte le ciglia
Pulcino mio mi ha spostato un'onda!
vola Pulcino mio
ti ricevo io!
sento il mio cuore sollevarsi
in un'attimo
mi schiaccio a terra

il mento aperto la zampa torsa
l'occhio gonfio l'ala piegata
risalgo la falesia
nell'acqua profonda il cétacé mi guarda e batte le ciglia
Pulcino mio mi ha scostato il vento! 
vola Pulcino mio
ti ricevo io!
sento il mio cuore sollevarsi
in un'attimo
mi schiaccio a terra

il mento aperto la zampa torsa
l'occhio gonfio l'ala piegata
il cuore frantumato il capo ferito
risalgo la falesia
nell'acqua profonda il cétacé mi guarda e batte le ciglia
Pulcino mio mi ha smidollato un'idea! 
vola Pulcino mio
ti ricevo io!
sento il mio cuore sollevarsi
in un'attimo
mi schiaccio a terra

il mento rotto la zampa torsa
l'occhio gonfio l'ala piegata
il cuore frantumato il capo ferito
i sensi smarriti la vita scemata
risalgo la falesia
nell'acqua profonda della Bretagna
non si vede sotto la superfice
niente che possa assomigliare a un cétacé
sono in piedi sulla falesia
ho peli sul pube, braccia, mani e dita
sento il vento sul mio viso
sento i petali di papavero
curvarsi sotto il vento
sento i miei capezzoli rizzarsi sotto il vento
il mio mento si richiude
le mie cosce mi sostengono
i miei occhi si aprono
le mie braccia si distendono
il mio cuore palpita
il mio capo è libero
i miei sensi sono il mio corpo
sono la mia vita
nuda in piedi
fra cielo e terra
sirene e cétacés non sono la mia specie.

17.12.11

"le risoluzioni definitive si prendono sempre e soltanto per uno stato d'animo che non è destinato a durare"

parole appuntate sotto il vetro,
le guardo, le esamino.
esemplari estinti
alcuni mai esistiti.

"Live you must and let to live,
Fairly take and fairly give.
True in love, ever be,
Unless you love be false to you."
recitano le fate dei boschi.
il mio fragile ordito contro la tua debole trama
spezzata,
in filigrana i miei cari ideali,
e i tuoi cari inganni,
dispari,
polvere nella luce
abbagliante della scelta
che frantuma.
brillano a terra i pezzi di vetro
dispari.
al contatto con l'aria
le parole si dissolvano
rivelando il respiro
dello spazio che lasciano.

15.12.11

Recisione




E all'improvviso
la foltezza salicea!
selvatica, fascinosa,
raccolta, ammicante;
iridi cangianti con le ore con le stagioni, con gli inganni coronari, incorniciati di nero
a sottolineare le rigide incoerenze
a nascondere le debolezze, le incertezze
a fingere l'assertività e la fertile solidità
del territorio boschivo
ricco
di gemme, pentagrammi e spiriti
an-dro attorno a me,
incantata
dall'energia panistica
ricca
di larghi raggi obliqui che fendono la densità dei tronchi altissimi,
dall'odore intridente
ricco
di fungo, di muschio, di desiderio carnale;
rapita
dai colori vividi distillati dall'aurea tua:
le radici bruciate e le volute di fiducia,
la carne trascurata e fra le mie braccia i fremiti della libertà creativa,
il tuo vacillamento decisionale, i tuoi desideri balbettanti,
l'infatuazione indistinta e rinchiuso nella rabbia soffocata
lo spettro cristallino dell'amore incondizionato,
la caducità interlocutoria affogata nella paura abissale e il meraviglioso canto dei cetacei,
le prospettive offuscate, la gabbia dipinta e il cammino con la brezza in mente,
i mille petali della burrasca di emozioni azimutati
e la luce dell'unità sacra.
E all'improvviso

.

14.12.11

c'est assez

Ah!, quante cose perdute
che perdute non erano.
Tutte le serbavi tu.


Minuti grani di tempo,
che portò via un giorno il vento.
Alfabeti della spuma, 
che un giorno il mare travolse.
Io li credevo perduti.


E perdute le nubi
che pretendevo fermare
nel cielo
fissandole con occhiate.
E l'allegria alta
dell'amore, e l'angoscia
di non amare abbastanza,
e l'ansia
di amare, di amarti, di più.
Tutto perduto, tutto
nell'essere stato un tempo,
nel non esistere più.


E allora sei venuta
dal buio, radiosa
di giovane pazienza profonda,
agile, perche non pesava
sui tuoi fianchi snelli,
sulle tue spalle nude,
il passato che tu,
così giovane, portavi per me.
Ti guardavo alla luce dei baci
vergini che mi hai dato,
e tempi e spume
e nubi e amori perduti
furono salvi.
Se da me fuggirono un giorno,
non fu per morire
nel nulla.
In te continuavano a vivere.
Ciò che chiamavo oblio
eri tu.

Pedro Salinas
"Requiem pour un Cétacé"

15.9.11

luminoso squallore

sulla pista, ballo di fronte a B.
mi diverto, rido, sudo un po'.
mi giro e mi ritrovo di fronte a te.
la tua frangia nera sopra il blu dei tuoi occhi.
mi salta il cuore fuori dal petto.
indossiamo quasi lo stesso vestito.
ci guardiamo inebetite.
dico qualcosa all'orecchio di B.
ti prendo la mano.
"- portami in un'altra sala."
mi guidi attraverso la folla. passiamo una soglia senza porta.
mi porti sulle prime scale.
sei le spalle alla parete. tengo sempre la tua mano. ti prendo l'altra. mi chino su di te.
ti bacio molto piano da una commessura all'altra.
capisco cosa intendevi con: "i miei petali sono un po' più carnosi..."
mi lasci entrare fra i tuoi denti. incontro la punta della tua lingua. mi spingi. rispondo. lottiamo un po' e mi avvolgi completamente.
sciolgo le tensioni nelle mie spalle. chiudo gli occhi. mi lascio trasportare fra saliva e calore.
lascio la tua bocca.
"- c'è un back-room?"
mi guidi sopra le scale.
per un'attimo temo che mi lasci la mano.
ma sei sempre li accanto a me.
spingi una porta.
il buio.
sospiri eccitanti e inquietanti.
mi attiri a te addosso al muro e non sento più che il mio cuore pulsare.
mi prendi la testa fra le mani e mi baci di nuovo a piena bocca.
ti alzo le braccia sopra la testa mentre m'impossesso della tua lingua.
faccio scivolare le mie mani lungo le tue braccia. pelle morbidissima.
lungo i seni. lungo i fianchi.
scendo. m'inginocchio davanti a te.
le mani sulle tue cosce, sollevo il tuo vestito fino al ventre.
ti bacio le mutande. ne seguo l'orlo con la lingua. sento che ti viene la pelle d'oca. mi eccita.
scendo con le mani e trascino le tue mutande verso il basso.
mi sento al riparo fra le tue gambe.
frego le mie guance contro le tue cosce fino al tuo sesso.
affondo il mio viso in te. m'inondi di iodio.
il tuo gusto mi trasporta. entro in te come in "Amers".
le tue labbra mi avvolgono la lingua. ti accarezzo profondamente.

mi rialzo. scivolo la mano dentro di te.
mi appoggio al tuo corpo.
ti bacio saliva e ciprina. mi fondo in te. mi gira il capo.
"- ti amo"
...
un'afa mi pervade.
mi vergogno che mi sia sfuggito.
torno nascondermi fra le tue cosce. ti bacio vampata.
le tue mani nei miei capelli, ti lascio muoverti sul mio viso.
ti lascio guidare, ti seguo.
mentre il peso del tuo corpo mi sdraia a terra
soffoco sotto il tuo piacere.
ti sdrai su di me e mi pulisci il volto con la lingua
mi prendi la mano per rialzarmi e mi sistemi il vestito come prima di entrare in classe.
torniamo sulla pista, mi lasci la mano in un sorriso.
ballo di spalle a B.

Anthofilia - Guy de Maupassant

    ... J'aime les fleurs, non point comme des fleurs, mais comme des êtres matériels et délicieux ; je passe mes jours et mes nuits dans les serres où je les cache ainsi que les femmes des harems.
    Qui connaît, hors moi, la douceur, l'affolement, l'extase frémissante, charnelle, idéale, surhumaine de ces tendresses ; et ces baisers sur la chair rose, sur la chair rouge, sur la chair blanche miraculeusement différente, délicate, rare, fine, onctueuse des admirables fleurs ?
    J'ai des serres où personne ne pénètre que moi et celui qui en prend soin.
    J'entre là comme on se glisse en un lieu de plaisir secret. Dans la haute galerie de verre, je passe d'abord entre deux foules de corolles fermées, entrouvertes ou épanouies qui vont en pente de la terre au toit. C'est le premier baiser qu'elles m'envoient.
    Celles-là, ces fleurs-là, celles qui parent ce vestibule de mes passions mystérieuses sont mes servantes et non mes favorites.
    Elles me saluent au passage de leur éclat changeant et de leurs fraîches exhalaisons. Elles sont mignonnes, coquettes, étagées sur huit rangs à droite et sur huit rangs à gauche, et si pressées qu'elles ont l'air de deux jardins venant jusqu'à mes pieds.
    Mon coeur palpite, mon oeil s'allume à les voir, mon sang s'agite dans mes veines, mon âme s'exalte, et mes mains déjà frémissent du désir de les toucher. Je passe. Trois portes sont fermées au fond de cette haute galerie. Je peux choisir. J'ai trois harems.
    Mais j'entre le plus souvent chez les orchidées, mes endormeuses préférées. Leur chambre est basse, étouffante. L'air humide et chaud rend moite la peau, fait haleter la gorge et trembler les doigts. Elles viennent, ces filles étranges, de pays marécageux, brûlants et malsains. Elles sont attirantes comme des sirènes, mortelles comme des poisons, admirablement bizarres, énervantes, effrayantes. En voici qui semblent des papillons avec des ailes énormes, des pattes minces, des yeux ! Car elles sont des yeux ! Elles me regardent, elles me voient, êtres prodigieux, invraisemblables, fées, filles de la terre sacrée, de l'air impalpable et de la chaude lumière, cette mère du monde. Oui, elles ont des ailes, et des yeux et des nuances qu'aucun peintre n'imite, tous les charmes, toutes les grâces, toutes les formes qu'on peut rêver. Leur flanc se creuse, odorant et transparent, ouvert pour l'amour et plus tentant que toutes la chair des femmes. Les inimaginables dessins de leurs petits corps jettent l'âme grisée dans le paradis des images et des voluptés idéales. Elles tremblent sur leurs tiges comme pour s'envoler. Vont-elles s'envoler, venir à moi ? Non, c'est mon coeur qui vole au-dessus d'elles comme un mâle mystique et torturé d'amour.
    Aucune aile de bête ne peut les effleurer. Nous sommes seuls, elles et moi, dans la prison claire que je leur ai construite. Je les regarde et je les contemple, je les admire, je les adore l'une après l'autre.
    Comme elles sont grasses, profondes, roses, d'un rose qui mouille les lèvres de désir ! Comme je les aime ! Le bord de leur calice est frisé, plus pâle que leur gorge et la corolle s'y cache, bouche mystérieuse, attirante, sucrée sous la langue, montrant et dérobant les organes délicats, admirables et sacrés de ces divines petites créatures qui sentent bon et ne parlent pas.
    J'ai parfois pour une d'elles une passion qui dure autant que son existence, quelques jours, quelques soirs. On l'enlève alors de la galerie commune et on l'enferme dans un mignon cabinet de verre où murmure un fil d'eau contre un lit de gazon tropical venu des îles du grand Pacifique. Et je reste près d'elle, ardent, fiévreux et tourmenté, sachant sa mort si proche, et la regardant se faner, tandis que je possède, que j'aspire, que je bois, que je cueille sa courte vie d'une inexprimable caresse.

16.8.11

Mirella sovrapposta

pelle bianca sovraesposta
sguardo scuro. fisso.
i contrasti si stampano sulle mie pupille
oscillo fra luce e tenebre
fra fiducia e sconforto

sguardo nascosto in contro luce
ricordo di pioggia irlandese
natura celtica
ritrovo radici di forza selvaggia e
energia creativa

energia fra le mani
per il tuo massimo beneficio
The Sun for me, The Moon for you
The Moon for me, The Sun for you
per il mio massimo beneficio

l'aulite in tasca
conchiglie, crocus, raggi, sogni,
bici, aereo, calendario, alberghi,
bellezza urbana, onanismo,
sushi o roast-beef,
l'azzuro in mente

pensiero costante o ossessivo?
tenue sfumature per uno scarso legame
briciole di parole
costruzioni chimeriche
dense, cirrostratiformi

Galatea e Ofelia

dolce irrequietezza.
sprofondo in misologia dove ritrovo i miei sensi,
familiari, custoditi.
lentamente, mi si straccia il petto.
fra i brandelli ti vedo nascere
e crescere fa i miei seni;
abbagliata dal tuo odore,
ebbra del tuo biancore.
mi tendo verso te
verso la morbidezza che intuisco, che desidero.

palpito.
perdo fiatto.

i tuoi petali si allargano sopra di me
mi sfiorano come palpebre.
la filigrana dell'epidermide tuo,
liscio con fine venature di ira,
s'insinua nell'iride mio.
mi tendo verso te
verso la morbidezza che intuisco, che desidero.
ma il tuo gambo piu volte avvolto attorno al mio braccio,
mi immobilizza.
mi annoda le mani, mi attorciglia i polsi
ti sono legata.

sento la stretta del tuo rizoma sul mio pensiero,
la mia gabbia toracica stretta nel tuo volubile stelo e
l'inspirazione sforzata mi eccita.
respiro affanato.
bagliore di desiderio.
mi tendo verso te
verso la morbidezza che intuisco, che desidero.

il calore della mia pelle esalta
le esalazioni del tuo madore olezzante
le tue radici sprofondano nel mio dermide
per nutrirsi del mio sudore,
del mio desiderio intriso.
mi tendo verso te
verso la morbidezza che intuisco, che desidero.

la tua corolla si espande.
"stringimi ancora."
mi entri nella carne dolcemente, profondamente,
le tue foglie crescono sotto la mia pelle,
il tuo odore mi penetra.
mi tendo verso te
trovo la morbidezza che intuisco, l'orgasmo che desidero
nella stretta delle tue volute.

11.12.10

sei mia

Lo dico ridendo perche e’ successo di nuovo!
sono felice, speranzosa, e il senso del possesso e' cosi sottile da perdere la sua caratteristica pesante.

Ottobre
Mi porto il cristallo topazio nella spa per farci reiki per noi.
Lo pongo sul balcone, su una superficie un po' inclinata. Chiaramente il cristallo scivola giu’ e cade in basso nelle rocce in mezzo al groviglio di foglie secche e radici intrecciati !
Cazzo ! mi prende il panico ! scendo giu’, scalo la roccia e ravano per i stradi di foglie… e lo trovo ! sono gioiosa ! ci credo a malapena !
Dicembre
Mi porto il cristallo topazio nella spa per farci reiki per noi.
Lo metto in tasca ai shorts viola. Non ci penso in giornata.
La sera mi accorgo che non e’ in tasca.
Penso che sta nella spa, che sara’ caduto e devo chiedere alla donna delle pulizie. spero non l’abbia preso per se.
La mattina partiamo con il direttore perche la macchina e’ in garage per riparazioni!
mi viene in mente che forse e’ caduto in macchina perche le tasche non sono profonde.
Chiedo all’autista che mi dice che in effetti ha visto qualcosa come descrivo ma non ci ha fatto caso e l’ha lasciato li.
Chiamo il garage, spiego la facenda… il tipo non vede il cristallo…
La sera, l’autista mi chiama, ha recuperato la macchina… e il cristallo !
Sono gioiosa ! penso subito a te e a come se ci allontaniamo, ci ritroviamo. sempre...
parce que "chaque fois qu'on parle d'amour, c'est avec 'jamais' et 'toujours'..."
Forse la corrispondenza mi fa comodo ora. Ma mi rincuora.

Nel libro “The Good Apprentice” (Iris Murdoch) un ragazzo giovane da' una droga al suo amico (alla sua insaputa) per fargli provare il brivido mistico. all inizio va tutto bene, il suo amica sembra godersi il trip. poi si addormenta. Squilla il telefono, una ragazza invita il ragazzo a venire a trovarla. Lui lascia il suo amico addormentato e va. qdo torna mezz'ora dopo, il suo amico non c'e', la finestra e' aperta e vede il suo corpo giu'. dopo l'inchiesta viene rilasciato, non e' presa nessuna azione contro di lui ma inizia un periodo assai buio per lui fatto di disperazione, colpevolezza e in cui il mondo gli appare un mondo di perdizione senza possibilita di salvezza.
Parla con amici, parenti, psicologhi che provano a farlo reagire. lui dice che capisce cosa stanno provando a fare ma oppone che ci vuole un motivo.
Sei il mio motivo.
Questo intendevo qdo dicevo che sei il mio motore, che sei il mio centro.
Motore per cambiare, affrontare, migliorare.
Poi entrano tutte le menate sull’ego, l’identita’ ecc… che fanno che sono consapevole che il motivo iniziale, necessario, decade col tempo.
Cosa succede al motore qdo non e’ piu’ necessario?
Dipende da cosa abbiamo costruito durante il tempo che era necessario…

10.12.10

so-g-no mio padre (e chaczivari)

una scuola –forse- o un aeroporto…
bacio una tipa nera, grossa. E’ la mia “fidanzata” da poco -dal momento in cui ci baciamo?
Sta andando via.
Un’altra tipa. Sto con lei. Nera anche lei? Ma esile. L’altra tipa nera grossa torna e dico all’altra (esile) che stavo con lei prima che partisse, non mi aspetavo tornasse cosi presto (qualche giorno o ore dopo…) ma le dico che in realta’ non sono con nessuna delle due, perche sono innamorata della ragazza con cui stavo prima. Penso a te.
E che non posso stare con nessuna delle due. Lei se ne va.

A scuola ? in una classe. Un tipo in piedi con i capelli un po’ lunghi, un po’ ricci tipo Frasier. Indossa un vestitino rosa, tipo polo lungo. Ma e’ un po’ corto e non ha niente sotto. Noi che siamo dietro, gli vediamo le chiappe un po’ pelose e anche un pezzo di coglioni che pende. Altre ragazze ridono come matte. Lui sta in piedi, non so se spiega qualcosa, se parla o cosa stia facendo…

In un porto.
In barca. Un tipo nero sta pescando. Ha la canna in mano e il filo tirato. Ha preso qualcosa. Pesce per colazione ! prende la grande busta di plastica e butta tutti gli altri pesci che aveva li in mare. Sono alibita. Non capisco perche. Gli dico che non si fa cosi. Vedo i pesci cadere in acqua. Chiedo se sono morti. C’e’ anche un delfino molto piccolo. Spero di verderli riprendersi e nuotare ma cadono in fondo al mare.
Vedo tanti pesci, tante cose, mi meraviglio, ho voglia di andare sott’acqua.
Dico al tipo che non va bene cosi, che bisogna pescare solo cio’ che mangiamo.

Nel porto. Con mamma e mio padre. Litigano, lui se ne va via.
Ci sono bancarelle con cose da mangiare, dolci.
Sedute a un tavolino fuori, parliamo con mamma e io dico che e’ una bella giornata e che avrei anche voluto fare un giro in barca, che potro’ andare sott’acqua un’altro giorno. lei mi riprende sull’uso della parola « dentro » l’acqua piuttosto che « sotto » acqua… non mi ricordo le parole esatte.
Rincorro mio padre. Lo chiamo papa. Lui continua ad andare. Indossa un piumone nero come quello di rossella. lo raggiungo e lo prendo per il piumone, lo giro per vederlo in faccia. So che piange e che non vuole farsi vedere. Dico che non l’ho chiamato papa da quasi vent’anni.  (per questo piange.) Siede su un marciapiede che borda un’albero su un piazzetta. Siamo ambedue seduti per terra. Lo afferro per il collo del piumone, lo scuoto un po’, gli dico cose (di affrontare, rimediare?), lo sgrido ma non con rabbia questa volta, ma con l’intento di chiarire, di strappare qualcosa da lui. Piange, ha una bottiglia di vodka che ha appena comprata e beve il primo sorso. Gli prendo la bottiglia. Sto per spaccarla ma non lo faccio, evito la violenza. La metto solo un po’ piu in la' dove non la puo’ prendere (dove posso impedirgli di prenderla). Mi dice che con tutte le fochine che ha offerto a Signor’Agnese e suo figlio Nils… avrebbe voluto darle a me.

mi sveglio con la sensazione che sono come mio padre. ma non mi e' schifosa.
sento il suo dolore, la sua impotenza.
penso che sono una stalker per non rifare cio' che ho fatto con lui. per non lasciar andare le persone, per provare di tutto e non rinunciare.
penso alla lupa. alle cose che non le ho mai dette (che per lo piu' sono sgradevoli perche sono un mio giudizio su di lei. e mi fa sentire ganza non dirgliele perche e' meglio cosi. perche certe cose non hanno bisogno di essere dette, fanno male e basta. pero ho voglia di dirgliele. ma perche? per ferirla? per renderle la ferita che queste cose mi hanno procurato?
il suo rimproverarmi la mia indelicatezza. che giudico un dolore perche non la volevo come voleva lei. ma mi feriva. perche mi faceva sentire inadeguata? non brava come lei?
mi e' stato rimproverato piu' volte. (solo raphaelle crede che sia delicata... malgrado cio' che ho fatto?)
torno sempre al giudizio che gli altri hanno di me, e che ho su di me di conseguenza.
il modo che percepisco come arrogante e violento di augurarmi di trovare dio. la condiscendenza di chi si sente forte, protetto, e ti augura lo stesso non pensando che non e' scelta sua come non e' scelta tua. che non scegliamo le nostre credenze, che la scommessa di Pascal e' una gran stronzata! (oops, avevo detto di non citare libri che non ho letto... vedo se lo trovo in biblioteca!) ma anche questa e' una credenza...
penso a te. oggi hai il seminario di teatro. mi chiedo se antonia rimane per il week end o additrittura di piu'. mi hai detto "non mi trovi online per un po'"... senz'altra indicazione.
"un po'" ... che cazzo vorra' dire? il week end? una settimana? un mese?
come se ci potessimo sentire solo online...
penso che mentre stavi con me, eri (stavo per dire sempre ma sarebbe ingiusto) spesso con i telefonini, sempre riperibile e mi irrita un po' che sparisca per me mentre stai con lei.

questo sogno di mio padre segna un inizio. un nuovo rapporto con mio padre.
stamani ho fatto reiki "per il meglio fra me e mio padre". non lo chiamo ancora papa...

Tramonto con un Procione

Ti tengo in braccia, sei piu’ bassa di me. Ti bacio gli occhi e il naso… sei adorabile. Ti bacio ancora e ancora. Sei morbida, tenera, adorabile. Ti dico : « monkiki ti amo »

Fuori, in campagna (montagne verdi ! ahahahah ! davvero !)
Ci sono stefania e la sua morosa mara, tu e la tua morosa che e’ giovane ed esile, ed io. Siamo su una collina/montagna, verde, c’e’ un ruscello. Dico « ma cosa c’e’ di piu’ noioso di seguire un ruscello ?! » un po’ lo sento un po‘ no. Nel senso che sento che non e’ il seguire il ruscello in se che e’ cosi noioso, ma il contesto che fa si che non ho voglia.
Voglio darmi un contegno lamentandomi.

Ad un certo punto mi accorgo che ho scordato di salutare mara. Mi sposto per andare a trovarla. E’ come una sala di cinema o in una barca. Mi sposto verso di lei, e’ in salita, e faccio fatica. Le dico che ha un bel colore, ma dicendolo mi accorgo che ha un sacco di trucco e che probabilmente non sta cosi bene.


Alti e bassi della mente impazzita, meditata, impazzita di nuovo, meditata ecc cc…
Concepisco l’amore assoluto. Senza orgoglio. Voglio che il mio amare sia assoluto e che sia un volerti bene davvero, incondizionalmente. Ma non e’ il caso se sono cosi attaccata al tuo corpo, all’immagine che mi rinvii di me nel farmi sentire l’unica o meno.
Mi vengono elucubrazioni sull’amore/l’amicizia, qual e’ piu’ valido (qual’e’ piu’ assoluto.) mi torna in mente l’osservazione della terapeuta che mi diceva che cercavo relazioni complete (che includono sesso.)
Poi provo a meditare per tenere la mia mente lontana da queste impazzite sterili.
Ma tornano. Percui un momento ti amo tranquillamente, il momento dopo mi fa impazzire pensare che stai con un’altra.
Vorrei essere migliore degli altri.
Ma non ce la faccio, tuttavia nemmeno rinuncio ! Non mi va di sentire gelosia, possesso, attaccamento. Lo ritengo stupido. Si ho il giudizio facile (e ti ho appena dato della stupida, me ne rendo conto ! ;) )
Mi pare piu’ facile accettarlo in te e magari dopo in me, che accettarmi cosi come sono; con tutti i sentimenti “cattivi” repressi.
Giudizio.


Ho iniziato uno sperimento:
Mi masturbo pensando a me invece che a te!
Provo a godermi il mio corpo, ad apprezarlo, a dargli attenzione come faccio col tuo che adoro. Cambia un po! Se penso a me nemmeno piango dopo! ;)
Magari cosi imparo ad amarmi un po’ di piu’…

Ti abbraccio forte
J

5.12.10

Cosa mi fa soffrire? Come e’ legato all’ego?

Pensare al modo in cui la famiglia si e’ dissolta e la colpa che ne do a mio padre (ma anche a mia madre) per essere stati deboli (ognuno a modo suo), per non dare abbastanza importanza a noi per prendersi cura di lui e di noi. Negare la nostra importanza, lasciandosi morire, lasciandoci pure col senso di colpa di non averlo amato abbastanza.

Non mi sento abbastanza importante da tenere la famiglia unita, abbastanza amabile da farsi che il moi padre si dia da fare per comportarsi come un padre, per amarmi e farmi sentire speciale.

Non sentire il senso della famiglia. Non sentirmi legata a mamma e a chloe.

Lo sento come un’inadeguatezza mia, perche me lo rimproverano, si sentono ferite di non sentirsi amate come dovrebbero esserele solo perche « siamo famiglia ».

questa obbligazione non mi sta bene. Non mi va di sentirmi costretta ad amare qualcuno. Come mio padre non era costretto ad amare me… eppure io sento che doveva. E che non ha riempito il suo dovere. Da cui il mio attaccamento alle regole, all’onore, alle promesse, alla responsabilita’… che pero fugo perche mi fa paura, perche temo di non essere all’altezza e di non poter compiere il mio dovere. E che gli altri mi rimandano l’imagine che io ho di mio padre : un codardo, stronzo.

Che sei innamorata di un’altra e non di me.

Perche non mi sento importante, non mi sento speciale.

Che katell mi abbia lasciata.

Perche non mi sento importante, perche mi sento inadeguatta perche voleva altro e io non ero quest’altro. Voleva che fossi diversa, o non le piacevo cosi com’ero/come sono? perche non sono riconosciuta cosi come sono.

Ma come si fa a riconoscere qualcuno cosi com’e’? senza aspettative? abbiamo tutti aspettative, preferenze, bisogni di riconoscimento… e non sappiamo chi siamo…

Che Rachel mi dica che sono come mio padre perche le ho toccato il culo per strada.

Mi fa male perche i comportamenti di mio padre mi fanno schifo perche nega l’integrita’ degli altri. E ritrovarlo in me mi fa schifo perche no mi sento all’altezza, non mi sento una persona di valore, non mi sento amabile, mi sento sporca e squallida.

Pensare che ho costretto chloe a dormire con nostro padre perche mi faceva schifo sia lui che lei e che non ho saputo proteggerla, esserci qdo aveva bisogno di me. Invece l’ho trattata male, l’ho fatto soffrire, apposta e mi sono approfittata della sua debolezza perche era piccola per esercitare la mia prepotenza e sentirmi forte.

Mi fa schifo pensare a me in questi termini perche mi da un immagine di me non accettabile, di una persona malvaggia, cattiva, non socialmente degna, non umanamente valida. Mi sento una bestia dalgi istinti bassi, vili. Mi rimanda un’imagine di me pessima e non mi sento appagata no nmi sento degna di amore, di vita.

Pensare che ti ho tradita mi fa sentire male qdo capisco che ti sei sentita umiliata. Perche mi sento come sopra, indegna di questa societa’. Che non rispetto le regole, che non rispetto il tuo cuore, la tua esistenza e quindi non rispetto la mia, perche siamo uguali. Negare te, vuol dire negare me.

Eppure continuo. Qui la gente mi sta sul cazzo perche fa le cose a cazzo rispetto a come la penso io. Mi sento superiore. Perche mi sento piu’ educata, perche credo di saperne di piu’ o di sapere meglio.

Ma negando loro, nego me. Che differenza c’e’ fra loro e me?

Perche i miei interessi sono migliori, superiori ai loro?

Semplicemente perche sono miei!

Mi viene in mente il cosino sulla tua pagina FB « il pregiudizio e’ una malattia, aiutaci a sconfiggerla » e mi fa rabbia. La stessa rabbia che sento qdo parlo con la lupa e che abbiamo opinioni divergenti.

Prima il pregiudizio non e’ una malattia. E’ un atteggiamento umano naturale. Ci fa paura cio’ che e’ diverso, cio’ che non capiamo. E sei la prima ad avere pregiudizi. Basta vederti scappare sotto la macchina alla stazione per capire che non tratti tutti gli umani in modo uguale. Ma anche la stessa proposizione : aiutaci a sconfiggerla, significa che hai ragione e che i pregiudicanti hanno torto e che vanno aiutati (se sono malatti) il che e’ una visione condiscendente di palese sentimento di superiorita’ che mi fa schifo. Ma mi fa schifo perche sento che ho lo stesso in me. Anche nel momento stesso in cui ti dico che questo tuo quadretto su FB e’ una merda! Perche mi sento superiore nel riconoscerlo.

Ego contro ego.

Osho dice che i pensieri non ci appartengono

« Continui a credere che i pensieri siano tuoi, non solo, combatti per loro, dicendo »questo e’ il moi pensiero, e’ vero. » Parli, discutti, cerchi di mostrare che quello e’ il tuo pensiero, No, nessun pensiero e’ tuo, nessun pensiero e’ originale, tutti sono presi a prestito, e non sono neanche di senconda mano perche sono stati milioni di persone prima di te… un pensiero e’ altrettanto esterno a te quanto un oggetto. »

Quindi se non mi attacco ai miei, posso accettare i tuoi, come nuvole, sperando che ti passerano. Come ti passera l’innamoramento per a, ma a quel punto, ti passera’ anche quello per me, se caso mai riuscissi a ritrovarti in questi termini.

E poi se non sono i miei pensieri… chi cazzo sono?