Pensare al modo in cui la famiglia si e’ dissolta e la colpa che ne do a mio padre (ma anche a mia madre) per essere stati deboli (ognuno a modo suo), per non dare abbastanza importanza a noi per prendersi cura di lui e di noi. Negare la nostra importanza, lasciandosi morire, lasciandoci pure col senso di colpa di non averlo amato abbastanza.
Non mi sento abbastanza importante da tenere la famiglia unita, abbastanza amabile da farsi che il moi padre si dia da fare per comportarsi come un padre, per amarmi e farmi sentire speciale.
Non sentire il senso della famiglia. Non sentirmi legata a mamma e a chloe.
Lo sento come un’inadeguatezza mia, perche me lo rimproverano, si sentono ferite di non sentirsi amate come dovrebbero esserele solo perche « siamo famiglia ».
questa obbligazione non mi sta bene. Non mi va di sentirmi costretta ad amare qualcuno. Come mio padre non era costretto ad amare me… eppure io sento che doveva. E che non ha riempito il suo dovere. Da cui il mio attaccamento alle regole, all’onore, alle promesse, alla responsabilita’… che pero fugo perche mi fa paura, perche temo di non essere all’altezza e di non poter compiere il mio dovere. E che gli altri mi rimandano l’imagine che io ho di mio padre : un codardo, stronzo.
Che sei innamorata di un’altra e non di me.
Perche non mi sento importante, non mi sento speciale.
Che katell mi abbia lasciata.
Perche non mi sento importante, perche mi sento inadeguatta perche voleva altro e io non ero quest’altro. Voleva che fossi diversa, o non le piacevo cosi com’ero/come sono? perche non sono riconosciuta cosi come sono.
Ma come si fa a riconoscere qualcuno cosi com’e’? senza aspettative? abbiamo tutti aspettative, preferenze, bisogni di riconoscimento… e non sappiamo chi siamo…
Che Rachel mi dica che sono come mio padre perche le ho toccato il culo per strada.
Mi fa male perche i comportamenti di mio padre mi fanno schifo perche nega l’integrita’ degli altri. E ritrovarlo in me mi fa schifo perche no mi sento all’altezza, non mi sento una persona di valore, non mi sento amabile, mi sento sporca e squallida.
Pensare che ho costretto chloe a dormire con nostro padre perche mi faceva schifo sia lui che lei e che non ho saputo proteggerla, esserci qdo aveva bisogno di me. Invece l’ho trattata male, l’ho fatto soffrire, apposta e mi sono approfittata della sua debolezza perche era piccola per esercitare la mia prepotenza e sentirmi forte.
Mi fa schifo pensare a me in questi termini perche mi da un immagine di me non accettabile, di una persona malvaggia, cattiva, non socialmente degna, non umanamente valida. Mi sento una bestia dalgi istinti bassi, vili. Mi rimanda un’imagine di me pessima e non mi sento appagata no nmi sento degna di amore, di vita.
Pensare che ti ho tradita mi fa sentire male qdo capisco che ti sei sentita umiliata. Perche mi sento come sopra, indegna di questa societa’. Che non rispetto le regole, che non rispetto il tuo cuore, la tua esistenza e quindi non rispetto la mia, perche siamo uguali. Negare te, vuol dire negare me.
Eppure continuo. Qui la gente mi sta sul cazzo perche fa le cose a cazzo rispetto a come la penso io. Mi sento superiore. Perche mi sento piu’ educata, perche credo di saperne di piu’ o di sapere meglio.
Ma negando loro, nego me. Che differenza c’e’ fra loro e me?
Perche i miei interessi sono migliori, superiori ai loro?
Semplicemente perche sono miei!
Mi viene in mente il cosino sulla tua pagina FB « il pregiudizio e’ una malattia, aiutaci a sconfiggerla » e mi fa rabbia. La stessa rabbia che sento qdo parlo con la lupa e che abbiamo opinioni divergenti.
Prima il pregiudizio non e’ una malattia. E’ un atteggiamento umano naturale. Ci fa paura cio’ che e’ diverso, cio’ che non capiamo. E sei la prima ad avere pregiudizi. Basta vederti scappare sotto la macchina alla stazione per capire che non tratti tutti gli umani in modo uguale. Ma anche la stessa proposizione : aiutaci a sconfiggerla, significa che hai ragione e che i pregiudicanti hanno torto e che vanno aiutati (se sono malatti) il che e’ una visione condiscendente di palese sentimento di superiorita’ che mi fa schifo. Ma mi fa schifo perche sento che ho lo stesso in me. Anche nel momento stesso in cui ti dico che questo tuo quadretto su FB e’ una merda! Perche mi sento superiore nel riconoscerlo.
Ego contro ego.
Osho dice che i pensieri non ci appartengono
« Continui a credere che i pensieri siano tuoi, non solo, combatti per loro, dicendo »questo e’ il moi pensiero, e’ vero. » Parli, discutti, cerchi di mostrare che quello e’ il tuo pensiero, No, nessun pensiero e’ tuo, nessun pensiero e’ originale, tutti sono presi a prestito, e non sono neanche di senconda mano perche sono stati milioni di persone prima di te… un pensiero e’ altrettanto esterno a te quanto un oggetto. »
Quindi se non mi attacco ai miei, posso accettare i tuoi, come nuvole, sperando che ti passerano. Come ti passera l’innamoramento per a, ma a quel punto, ti passera’ anche quello per me, se caso mai riuscissi a ritrovarti in questi termini.
E poi se non sono i miei pensieri… chi cazzo sono?
No comments:
Post a Comment