[Il bimbo] prima diventa consapevole dell’altro, e poi, a poco a poco, in contrasto con l’altro, diviene consapevole di se stesso.
[e’ una]consapevolezza riflessa. Egli non è consapevole di chi lui sia. E’ semplicemente consapevole della madre e di ciò che lei pensa di lui.
[e’ una]consapevolezza riflessa. Egli non è consapevole di chi lui sia. E’ semplicemente consapevole della madre e di ciò che lei pensa di lui.
è un centro riflesso. Non è il suo vero essere. Egli non sa chi è; sa solo quello che gli altri pensano di lui. E questo è l’ego: il riflesso, ciò che pensano gli altri.
Mi sento cio’ che mi sembrava di percepire che mio padre pensasse di me. insufficiente, insignificante…
Il reale può essere conosciuto solo attraverso il falso, quindi l’ego è necessario.
Se conoscete il falso in quanto tale, la verità sorgerà in voi.
L’ego è una necessità; è una necessità sociale, è una conseguenza della società
Il riflesso di cio’ che pensano di me gli altri.
L’altro giorno chatto con cele e mi dice che non mi crede che l’astinenza non mi pesa, che non crede che non sono un essere cosi tanto sessuale come appaio… ho provato mollemente a far valere che davvero sono cosi, cola, ma mi faceva fatica e ho lasciato stare. Alla fine, cosa m’importa cosa pensa di me ?
Pero’ m’importa cosa pensi tu di me.
M’importa perche influisce sul modo in cui fai (o no) parte della mia vita.
Ma alla fine, che importanza ha anche questo?
Sono la stessa se sei innamorata di me o no.
Cercano di darti un ego compatibile con la società. Ti insegnano una morale.
morale che non mi e’ mai stato tanto a genio. Sta storia della fedelta’, della monogamia…
Ste menate su cosa succede nel mondo… a me importa dell’amore e il resto me ne frego.
Prima l’amore degli altri per me. Ora vediamo se trovo in me l’amore per la vita…
L’ego è sempre agitato, è sempre in cerca di alimento,
Quindi, tu hai due centri. Un centro tuo, che ti è dato dall’esistenza stessa: questo è il sé. E l’altro creato dalla società: questo è l’ego.
la rossa e’ l’esempio flagrante. Mi serve considerazione. Considerazione poi da una persona che mi sembra incarnare un certo tipo di mondo, di vita alla quale aspiro, della quale vorrei far parte perche mi sembra figo. Apparenza pura. Amore zero.
la rossa e’ l’esempio flagrante. Mi serve considerazione. Considerazione poi da una persona che mi sembra incarnare un certo tipo di mondo, di vita alla quale aspiro, della quale vorrei far parte perche mi sembra figo. Apparenza pura. Amore zero.
Con una cosa morta ci sono molti vantaggi. Il primo, è che una cosa morta non muore mai.
Il vantaggio degli amori a distanza, degli altari e delle chimere e’ che non muoiono mai. Costruisco io la persona che amo, come la voglio, sono pigmalion e mi creo galatea come meglio mi piace. Mi appaga pienamente, sia la ceatura che la creazione. Sono demiurga.
A noi sembra che il fiore vero sia morto... non muore mai, cambia semplicemente corpo, e in questo modo è sempre fresco.
cambia l’oggetto d’amore ? sempre amore e’ ? …
cambia l’oggetto d’amore ? sempre amore e’ ? …
Non importa che io sia innamorata di te o di un altra, non importa che tu sia innamorata di me o di un’altra. Sono a prescindere. Sei a prescindere. E non ho bisogno di te come non hai bisogno di me.
[il fiore] lascia il vecchio corpo e entra in quello nuovo. Fiorisce da qualche altra parte... e continua a fiorire. Ma noi non siamo in grado di cogliere questa continuità, perché è invisibile: vediamo solo un fiore e poi un altro fiore... non vediamo mai la continuità.
L’ego non è dell’individuo. E’ un fenomeno sociale, appartiene alla società, non è tuo. Ti dà però una funzione nella società, ti inserisce in una gerarchia.
Tu non lo puoi vedere, perché è la tua stessa oscurità e tu sei identificato con essa.
Mi piace davvero lo shiatsu ? mi piacciono davvero le scarpe rosse? Mi piace davvero la tua Passerina? Sono le cose che mi spingono ? o sono altro e queste cose non mi appartengono, non fanno che sono io ? …
Chi sono ?
Ogni volta che soffri, cerca semplicemente di osservare, di analizzare... e scoprirai, che è l’ego, in qualche modo, la causa di tutto.
soffro la tua perdita’ perche mi davi attenzione. Perche sentivo il tuo amore. Perche mi sentivo bene fra le tue braccia. Perche adoro stare nel tuo corpo, mi fa sentire in sicurezza, mi fa sentire viva, amata, accolta.
soffro la tua perdita’ perche mi davi attenzione. Perche sentivo il tuo amore. Perche mi sentivo bene fra le tue braccia. Perche adoro stare nel tuo corpo, mi fa sentire in sicurezza, mi fa sentire viva, amata, accolta.
Soffro dell’odio che provo per mio padre perche sento la mia sofferenza di non essere accettata, amata ; sento che mi provoca difficolta’ a rapportarmi agli altri e creo situazioni di rifiuto scontrandomi con « la morale », « il rispetto », le aspettative degli altri che mi rimandano che non sono in grado di colmare.
Soffro di trattare male mia sorella o altre persone perche mi rimanda un’immagine cattiva di me stessa e mi fa sentire una merda.
E’ necessaria l’attenzione degli altri... e tu cerchi di attirarla in mille modi: ti vesti in un certo modo, cerchi di farti bello, ti comporti in modo educato, cerchi di cambiare.
Provo a cambiare, per farmi accettare da te. Perche penso che cosi staro’ meglio. Che se mi conformo staro’ tranquilla e felice. Ma mi accorgo man mano che forse qualche cambiamento sta avvenendo che il mio legame a te si sfilaccia… mi masturbo sempre nella tua immagine e vengo sempre nel tuo nome, ma mi sveglio e non penso a te. Passa la giornata e il pensiero di te mi sfiora e passa via. Mi chiedo perche non mi rispondi, perche non mi cerchi, mi accorgo che il mio ego e’ scottato qdo non mi dai attenzione. Ma mi brucia meno il pensiero che e’ perche la dai a un’altra. La scelta e’ tua. Se mi brucia, e’ un problema mio.
L’ego deve essere schiavo: dipende dagli altri.
Se ti tradisco e’ un problema mio ; se ne soffri, e’ un problema tuo.
Tutte le volte che ti senti infelice, meschino, chiudi immediatamente gli occhi: cerca di scoprire dove ha origine questa infelicità, e ogni volta scoprirai che il tuo falso centro è entrato in conflitto con qualcuno.
Limitati ad osservarlo: quando ti senti infelice prova a scoprirne il motivo. Le cause non stanno al di fuori di te.
Se si è consapevoli di essere umili, l’ego esiste ancora.
Se si è consapevoli di essere umili, l’ego esiste ancora.
Non cercare di essere umile, cerca semplicemente di capire che tutta l’infelicità e l’angoscia nascono dall’ego. Osserva semplicemente!
Se continui a sentire e a capire, se questa comprensione che l’ego ne sia la causa, si radica profondamente in te, un giorno, all’improvviso, ti accorgerai che l’ego è semplicemente scomparso.
Bisogna riconoscere come falso ciò che è falso.
Ed è, inoltre, felice di aiutare, perché in questo modo l’ego si sente molto, molto bene: sei di grande aiuto, sei un guru, un maestro, stai aiutando una infinità di persone; e quanto più numerosi sono i tuoi seguaci, tanto meglio ti senti. Ma tu sei sulla stessa barca: non puoi aiutarli. Anzi, li danneggerai.
Ho mandato una mail a Carolina . Le ho detto di cio’ che sto facendo, le ho mandato il pezzo sull’ego e sulla mente. Le ho parlato dei gathas e le ho detto della mia attrazione per lei. Sono felice se posso stabilire un contatto con lei. Mi gratifica qdo mi dice che finora « sono stata l’unica a scuoterla”. Mi rendo conto che mi appaga l’ego. Ma mi piace lo stesso. E vedo se continuiamo a scambiare pensieri, sensazioni su cio’ che ci succede.
Prova a vedere il tuo ego. Osservalo semplicemente.
Quanto più lo osservi, tanto più sarai in grado di osservarlo.
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