18.10.10

io mento 2

mi sveglio e mi ricordo che mi hai mandata a fottermi. fuck. non voglio questa giornata.
ometto di mandarti un messaggio per dirti che mi manchi, per chiederti come stai, per sentire la tua voce.
mento perche ho paura di disturbarti (anche perche da te sono le 6) e perche ho paura che neanche mi risponda o che mi mandi a fanculo.

l'autista ci porta in albergo la mattina e sorpassa in curva...
ometto di dirle ma che cazzo? sei grullo? che fretta abbiamo?
mento perche ho i denti troppo stretti per parlare!
no, non so perche non gliel'ho detto... mette la mia vita in pericolo, cazzo!
forse perche come autista dovrebbe sapere guidare e forse conosce la strada meglio di me...
no. non lo so. perche non oso. non oso rimproverare. non oso farmi valere.
sono incazzosa ma me lo tengo dentro. ho paura di lasciarla esplodere. ho paura della mia stessa rabbia.
la sento viscerale e si deversa ogno volta che puo in situazioni stupide, quotidiane. ma me la tengo sempre dentro. non affronto mai l'altro se non costretta dall'altro stesso.
rabbia e paura - fegato e rene.

nuoto, vedo i pesci, la mia mente vaga a scriverti ossessivamente.
provo a concentrarmi sui pesci, ma ci sono pesci procione e ricci ovunque.
all'improviso mi prende una stretta al petto e una forte voglia di piangere.
ometto di piangere perche sott'acqua affogherei!
mento per sopravivenza
torno alla spa e continuo ad omettere di piangere.
mento perche il contesto lavorativo/sociale non mi pare idoneo a lasciarmi andare.

ciao come stai
bene. te?
no comment

chiedo al GM di spostarmi nella stanza giu nell'albergo perche sara' piu semplice che dover preoccuparmi degli orari del trasporto.
ometto di dire che voglio star li cosi posso dormire di piu, la mia camera ora puzza, volgio stare vicino alla spiaggia cosi qdo sono libera posso andare a nuotare o passeggiare o ascoltare le onde.
mento perche mi sembra che un argomento sia piu conveniente di un altro in ambito lavorativo.

la capa mi ossessiona con sti flyer, l'open house e cazzi vari di marketing.
la seguo, la assecondo, partecipo...
ometto di dire che non me ne frega niente della sua spa, che mi fa schifo il suo modo di relazionarsi con le terapiste balinesi, che ho solo voglia di piangere e che voglio solo tornare alla civilta' e nelle braccia del mio procione.
mento perche ho paura delle conseguenze delle mie parole. la mia permanenza qui mi sembra cmq un'opportunita' lavorativa (sia per il lavoro socio-economico sia per il lavoro su di me) e mi sembra poco astuto bruciarla lasciando esplodere la mia emotivita'.

ricevo un sms da D
ometto di rispondere che non ho voglia di rispondere, che non m'interessa che mi e' indifferente.
mento perche lo rivedro' nel supermercatino e e' non ho volgia di essere troppo brusca.
il silenzio e' una risposta, credo.
forse in quel caso l'omissione non e' menzogna.

penso a te
ometto di chiamarti per dirti che mi manchi, per chiederti come stai, per sentire la tua voce.
mento perche ho paura di disturbarti (anche perche da te sono le 6) e perche ho paura che neanche mi risponda o che mi mandi a fanculo.

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