In un aeroporto. Cammino in un corridoio sopra la hall principale. Piango forte, sono agitatissima, ho paura. Cammino e tengo nella mano destra un'ascia. Il sangue mi cola dal braccio, scivola sulla mano. L'ascia è insanguinata. Mi dirigo verso la porta, dietro la quale c’è Katell o Stefania.
Le devo dire che ho appena ammazzato mio padre e ho paura della reazione.
Ho paura che non mi ami più perchè ho fatto qualcosa di terribile.
Giù nella hall. Sono per terra. Mi viene un attacco di panico. Persone attorno a me mi guardano. Svengo.
In un'altra parte dell’aeroporto, scendiamo le scale. Ci sono i miei fratelli e fanno scendere un teppeto arrotolato, giù dalle scale. Mi fanno vedere una fotografia tipo locandina di film, e mi chiedono con faccia minacciosa se lo riconosco… ho la sensazione che si tratti di mio padre…
Giù dalle scale, siamo in cerchio con i miei fratelli e loro danno dei calci al tappetto passandoselo come fosse un pallone da calcio. So che dentro il tappeto c’è mio padre che ho ucciso con l'ascia.
In un parco su più piani, la luce è blu pallidissima, tipo primissima luce del mattino, ambiente freddo. Ci sono lampadari lungo il cammino. Scappo. Scappo da mio padre. Mi sento minacciata, mi vuole uccidere.
Corro da un piano all'altro, su e giù. Ad un certo punto correndo guardandomi indietro, giro la testa, e mi fermo: sta lì in piedi davanti a me! Mi batte forte il cuore. Gli punto contro il petto la pistola che ho in mano. E’ una pistola molto bella, argentata, con fioriture molto fini. Premo il grilletto ma non succede niente. Mi spavento, afferro la pistola per il manico e gli spacco il cranio infierendogli colpi violenti.
In camera mia, sono spaventata, arriva. Lo butto giù dalla finestra. Ma non mi sento ancora in sicurezza. Ho la sensazione che tornerà… in effetti, torna.
Si tratta di un uomo (tedesco?) con i capelli a spazzola…
Stessa scena. Lo butto di nuovo giù dalla finestra.
In camera mia. Dietro la porta. Sono spaventata, mi sento minacciata. Lotto contro mio padre, lotta fisica. Afferro una giraffa di legno, grande circa 80 cm, e gliela spacco sulla testa.
Sento rumori strani che provengono dal bagno. Sento come un lamentio o pianti sottili. Sembra la voce di mia sorella. Salgo le scale quattro a quattro e apro la porta del bagno. Trovo seduti per terra mia sorella e mio padre, ambedue a gambe aperte. C’è una specie di schiuma giallastra fra le loro gambe. Mi sale l’odio e la rabbia. Tiro un pugno fortissimo in faccia a mio padre e tiro via mia sorella per la mano.
A casa nel salotto. Il salotto ha un'atmosfera strana, tutta bianca, ovattata, senza rumori; ci sono fiori, tipo orchidee bianche e gialle in filigrana nei muri. Sento la minaccia di mio padre e mia madre è trasparente. C’è ma non ha sostanza.
A un tavolo davanti a un ristorante. Tavolo e sedie di metallo dipinto di bianco, tipo giardino inglese… gli grido quello che gli rimprovero. Gli grido che lo detesto.
In ospedale. Mio padre sta sdraiato sul letto/barella. Lo prendo con affetto e gli accarezzo i capelli.
In macchina. Macchina piccola rossa. Lui davanti, guida? Mia madre accanto?
Provo a saltare in marcia?
Vicino ad un cespuglio simile a quelli dove prendo i fiori di ibiscus la mattina.
Parlo con mio padre, piuttosto grido. Gli grido che lo destesto.
Indossa una t-shirt rossa. Tipo quella della scuola di vela del Trieux.
Penso che l’ho sempre detestato, anche da piccola o già poco prima dell’adolescenza (mia sorella è nata, avevo 7 anni… ma stavo per scrivere 11 … ?! A 11 anni sono entrata alle medie. Ai tempi del Trieux, avevo fra 4 e 7 anni, era prima di mia sorella. Quanti anni avevo alla morte di Bruno? La t-shirt rossa, il Trieux mi fanno pensare al nonno.)
Nessuno capisce perchè lo detesto così tanto, non c’è un motivo ovvio.
Mi chiedo se la violenza che sento non l'ha subita lui piuttosto che io. Però Chloè la sente ugualmente. L’abbiamo vissuta lo stesso, direttamente o indirettamente.
28.8.10
26.8.10
mi sono innamorata
E’ successo ieri sera dopo una telefonata con la mia diversamente ragazza.
Mi sono sentita leggera, divertita, allegra.
Coricata, sorridevo alle immagini di noi, d'Istanbul, di Porto Torres e di mare.
Sei curiosa dei sintomi…
Il fruscio di desiderio lungo la pancia -niente di nuovo-.
Il pensiero (lasciato andare) di chiederti di sposarmi! -certe volte e' bene non assecondare la mente!-
Provo a ricordare l'ultima volta che sono stata consapevolmente innamorata della persona con cui stavo al momento... Agathe, 17 anni fa! e sogni delle Antille... sospiro al ricordo.
Superare le aspettative d'eternita' e godermi il momento in cui mi tieni fra le braccia, o mentre ti tengo a mente.
Mi sono sentita leggera, divertita, allegra.
Coricata, sorridevo alle immagini di noi, d'Istanbul, di Porto Torres e di mare.
Sei curiosa dei sintomi…
“L’aria d’Estate
Mi rinfresca la mente.
Pace nel cuore”
Il pensiero (lasciato andare) di chiederti di sposarmi! -certe volte e' bene non assecondare la mente!-
Provo a ricordare l'ultima volta che sono stata consapevolmente innamorata della persona con cui stavo al momento... Agathe, 17 anni fa! e sogni delle Antille... sospiro al ricordo.
Superare le aspettative d'eternita' e godermi il momento in cui mi tieni fra le braccia, o mentre ti tengo a mente.
"Lasciate lavorare la testa di un amante per ventiquattr'ore, ed ecco cosa troverete. Alle miniere di sale di Salisburgo, si getta, nelle profondità abbandonate della miniera, un rametto d'albero spoglio a causa dell'inverno; due o tre mesi dopo lo si ritrae coperto di cristallizzazioni brillanti: i rami più piccoli, quelli che non sono più grossi della zampina di una cinciallegra, sono guarniti d'una infinità di diamanti, mobili e abbaglianti; è impossibile riconoscere il rametto primitivo."
Stendhal in "De l'Amour"
La distanza mi fa forse scordare il rametto spoglio ed erroneamente rivestirlo di diamanti?
O mi rallegro di vedere crescere i diamanti grazie all'impegno tuo, lusingandomi di esserne partecipe?
In ogni caso accolgo con piacere la sensazione. Niente di particolare, solo svegliarmi felice del giorno nuovo.
Ti pare poco? ;)
Quella notte ho sognato Katell.
La sua cicatrice sul braccio era rifatta: appariva in rilievo con borchiette dure sotto-pelle. Era stata rifatta perche' la pelle aveva ceduto...
Katell fu o e' la donna della mia vita. O forse la donna che vorrei essere.
Sognarla mentre m'innamoro mi pare rilevante, ma non riesco a puntualizzare il come.
Forse la cicatrice ha ceduta ed ora mi posso innamorare di nuovo? Non mi serve piu' la cicatrice-crisalide.
Le borchie? Staranno per il passaggio della Lupa?
Vedo chiappe, tocco cosce, fra uno e 10 paia al giorno! Alcuni anche molto belli... ma la voglia mi si riversa sulla Passerina.
Ti pare poco? ;)
Voglio viaggiare con te.
Forse solo questo mi mancava. E ora che diventa una possibilita', mi lascio andare.
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